Ciclismo> Gran Premio Falcone: la corsa a Ranucci, settimo Mandatori

La vittoria di Luca Ranucci

La vittoria di Luca Ranucci
Ottima la prestazione dell’abruzzese Luca Ranucci (Bevilacqua Sport) che, con una volata poderosa, ha fatto suo il 37esimo Gran Premio Marcello Falcone. Circa 120 gli atleti del Centro-Sud Italia al via della corsa che per tradizione apre la stagione degli juniores nel Lazio a Terracina (Latina). Tra i protagonisti di giornata, il laziale Taschin (Cicli Montanini) che, sulla lunga salita per il Santuario della Madonna della Civita, ha staccato il gruppo e si è aggiudicato il Gran Premio della Montagna in solitudine con circa 50 secondi sui primi inseguitori. Nella lunga discesa è uscito al contrattacco il campano Giuseppe Sannino (Euro 90) il quale, dopo un lungo inseguimento, è riuscito a riprendere Taschin. Il gruppo degli inseguitori forte di circa 30 unità, sotto la spinta della Vini Farnese, della Bevilacqua Sport, della Messere Porte-Astolfi Bike e del Team Toscano-Giarre, si è riportato sui due fuggitivi a 8 chilometri dal traguardo. Annullata quest’azione, sono saliti in cattedra gli alfieri della Bevilacqua Sport, i quali, tenendo alta la velocità ed annullando gli altri tentativi di fuga, hanno portato nelle migliori condizioni Ranucci fino allo sprint conclusivo. Per i colori della Messere Porte-Astolfi Bike è arrivato un settimo posto finale per Francesco Mandatori. Anche se lontano dal podio, è un grande risultato per il team pontino sulle strade di casa che corona il grande momento del corridore di Terracina – juniores di secondo anno – che fino alla fine se l’è giocata al cospetto degli specialisti delle volate.
Mandatori stesso ha chiuso in prima persona su un pericoloso tentativo promosso da tre corridori negli ultimi 1500 metri senza ricevere collaborazione ma poi ha dovuto cedere complice l’enorme sforzo: “Purtroppo la volata è stata inevitabile, ci ho provato ad andare in fuga ma non mi hanno lasciato e nessuno tirava”.
“La corsa di domenica scorsa era la più attesa perchè correvamo in casa – ha affermato Cristian De Filippis – e in modo particolare sulle strade dell’entroterra dove mi alleno ogni giorno. Noi ragazzi del primo anno avevamo il compito di tenere la gara chiusa e di entrare in qualche fuga che mi ha visto protagonista appena dopo il via. Sulla Madonna della Civita il gruppo si è spezzato in due tronconi e abbiamo dovuto tirare per non lasciar sfuggire Taschin e Sannino”.
“Si poteva fare meglio – ha commentato il direttore sportivo Ugo D’Onofrio – ma abbiamo dato tutto il nostro impegno per annullare la fuga di Sannino e Taschin dopo la Madonna della Civita con un inesauribile Mattia Cervoni. In vista del traguardo, Francesco Mandatori ha dovuto fare una sorta di volata nella volata per chiudere sui tre corridori usciti allo scoperto senza ricevere cambi ma se non fosse stato così, avrebbe potuto dire la sua allo sprint. In quel frangente siamo rimasti orfani di Cervoni perché aveva speso molte energie a partire da metà corsa. Al di là del settimo posto, rimane comunque un dato di fatto importante: la squadra sta raggiungendo pian piano i livelli ottimali e se l’è giocata fino in fondo di fronte ad avversari ben accreditati”.
Archiviata la buona prestazione di domenica scorsa, la Messere Porte-Astolfi Bike tornerà in gara domenica 1°aprile p.v. in occasione della 29esima edizione del Trofeo Sportivi Pieve al Toppo di 102 chilometri articolata in due circuiti nei dintorni dell’omonima frazione facente parte del comune di Civitella Val di Chiana (Arezzo).
Nella gara toscana, Mandatori, ancora in crescita di condizione, avrà modo di misurarsi con gli stessi protagonisti della gara di apertura di inizio stagione a Campi Bisenzio con corridori importanti (tra cui Luca Zullo, Niko Colonna, il polivalente Niccolò Pacinotti e il vincitore 2011 della gara aretina Nicola Stefanelli) per vedere qual è il gap tra lui e i suoi coetanei in una corsa dal profilo altimetrico molto variabile (con lo strappo della Poggiola da ripetere due volte nel finale) e perfetto per le caratteristiche dell’atleta di Terracina.

foto: l’arrivo a ranghi compatti sul Lungomare di Terracina

Luca Alò
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