Basket> Virtus Roma, un’altra amara sconfitta

Acea Virtus Roma-Dolomiti Energia Trento 68-75 (17-19, 21-18, 16-19, 14-19)
Acea Virtus Roma: Ejim 5, Triche 4, Jones 17, D’Ercole 4, Sandri, De Zeeuw 6, Kushchev ne, Reali ne, Gibson 13, Stipcevic 8 , Morgan 11, Pullazi ne. All. Dalmonte
Dolomiti Energia Trento: Mitchell 32, Sanders 2, Pascolo 8, Grant 6, Forray 5, Flaccadori 3, Qwens 8, Baldi Rossi 8, Armwood, Spanghero 3. All. Buscaglia

Amara sconfitta per l’Acea Virtus Roma, che tra le mura amiche perde di fronte a Dolomiti Energia Trento con il risultato di 68-75.

Parte forte la Virtus grazie alle triple Stipcevic ed Ejim, Trento risponde con Owens e Mitchell. Roma trova il canestro soprattutto con Jones e Stipcevic, autori di 14 dei 17 punti totali del primo quarto. Nella seconda frazione la Virtus trova un parziale di 8-0 grazie a D’Ercole, Morgan e Gibson, al quale replica ancora Mitchell, supportato da Owens e Forray. Morgan mette a segno un parziale personale di 7-0 e manda le squadre negli spogliatoi sul risultato di 38-37.
Al rientro in campo gli ospiti tentano l’allungo dal perimetro con Mitchell e Flaccadori. La reazione di Roma è tutta nelle mani di Jones, Gibson e Triche, ma nessuna delle due compagini riesce a dare lo strappo decisivo alla gara. La svolta arriva a 2 minuti dal termine, quando Mitchell realizza un parziale personale di 6 punti che spedisce Roma a -7 a meno di un giro di orologio dalla sirena. L’Acea tenta un ultimo assalto, ma Baldi Rossi dalla lunetta fissa il risultato finale sul 68-75.

Queste le dichiarazioni di coach Dalmonte in sala stampa: «Viviamo un momento in cui l’empasse psicologico è dominante, a supporto del campo devono esserci una fiducia e una forza mentale che oggi sono assenti e che ci possono dare un tiro aperto o l’energia per lottare. Dobbiamo fare un lavoro in profondità che vada al di là del discorso tecnico, a cascata potremo sistemare qualcosa anche da quel punto di vista. Ci manca la scintilla, dobbiamo produrla noi e avere la forza per farla scoccare.
Ho detto ai giocatori dobbiamo dare dimostrazione di forza e reagire, ma serve una somma delle individualità. Serve il “fuoco” dentro, nel vero senso della parola.
Non c’è una formula magica, non si risolve tutto in un giorno, i problemi vanno affrontati, non subiti o sviati. Abbiamo un grosso problema, dobbiamo venirne fuori affrontandolo.
Fuori dagli spogliatoi con i tifosi? Un incontro sereno, tranquillo, educato e legittimo con persone che investono tempo e soldi su questa squadra».

Ufficio Stampa