Ciclismo> Tirreno-Adriatico: parterre de roi per la 50° edizione

Da Lido di Camaiore a San Benedetto del Tronto, dal Tirreno all’Adriatico, dal 1966 ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi è la Corsa dei Due Mari che festeggia le nozze d’oro.
Ciclismo ad alto livello, per la gioia degli appassionati di ben 156 paesi dei cinque continenti dove la corsa sarà trasmessa in televisione: per la 50° edizione della gara a tappe griffata Rcs-Gazzetta dello Sport, è presente il top del ciclismo ma rimane orfano di Chris Froome (Sky) per via di un improvviso attacco influenzale.
Il vincitore uscente Alberto Contador (Tinkoff Saxo) viene da una buona forma al recente Giro dell’Andalusia cercando la condizione che gli permetterebbe di vincere ogni gara a cui partecipa, ma allo stesso tempo sta pensando sia al Giro d’Italia che al Tour de France.
Trionfatore delle edizioni 2012 e 2013, lo Squalo dello Stretto Vincenzo Nibali (Team Astana) ha come obiettivo la conferma al Tour e la sua partecipazione alla Tirreno significa verificare la condizione a confronto con avversari più quotati, contro i quali non è riuscito ancora a gareggiare spalla a spalla.
Il vincitore del Giro 2014 Nairo Quintana (Movistar Team) intende trovare il feeling giusto con le strade del nostro paese e al corridore colombiano piace correre in Italia per la passione dei tifosi. La sua Corsa dei Due Mari è una gara per la messa a punto della sua forma e trovare il ritmo con una tappa alla sua portata come quella del Terminillo di domenica 15 marzo.
Senza Froome, anche l’altro colombiano Rigoberto Uran (Etixx Quick Step) ha scelto la gara a tappe italiana per fare bene grazie a una buona squadra costruita intorno a lui mentre occhi puntati su Fabian Cancellara (Trek Factory Racing) e Peter Sagan (Tinkoff Saxo) pronti a recitare il ruolo di protagonisti nelle prossime classiche di metà marzo (Milano-Sanremo e Gand-Wevelgem) e di aprile (Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix) ma anche per cercare di vincere subito prima dell’arrivo in quota al Terminillo.
Negli arrivi allo sprint, le attenzioni sono tutte per Mark Cavendish (Etixx Quick Step) ed Elia Viviani (Sky) che già si sono sfidati tra di loro un mese fa al Dubai Tour con 2 vittorie di tappa (oltre alla classifica finale) per il corridore britannico e una per il nostro azzurro della pista, fresco di medaglie ai recenti mondiali in Francia.
La Tirreno-Adriatico parte con una cronometro individuale di 5,4 chilometri intorno a Lido di Camaiore che sostituisce la cronosquadre originariamente in programma, modificata a causa dei forti disagi del maltempo della scorsa settimana.
Dopo una seconda tappa per velocisti, da Camaiore a Cascina (153 chilometri), iniziano le prime difficoltà altimetriche. Il terzo giorno l’arrivo di Arezzo con partenza da Cascina (203 chilometri) è posto in cima ad un breve strappo in ciottolato.
La quarta tappa da Indicatore a Castelraimondo è la più lunga della corsa (226 chilometri) nonchè più impegnativa con un finale in circuito da non sottovalutare in mezzo all’Appennino marchigiano.
Domenica 15 marzo è il grande giorno dell’arrivo in vetta al Terminillo (partenza da Esanatoglia, 197 chilometri) che scopre per la prima volta la Corsa dei Due Mari nella sua storia e che è pronta a raccontare tante emozioni sulla Montagna di Roma che presenta un’ascesa di 16 chilometri con una pendenza media del 7% oltre a dare una forte impronta alla classifica generale finale.
Sesta tappa da Rieti fino in riva all’Adriatico (210 chilometri) a Porto Sant’Elpidio che sorride ai velocisti ed infine consueta cronometro individuale a San Benedetto del Tronto lunga 10 chilometri: un brevissimo ma intenso sforzo in poco più di dieci minuti che celebrerà il vincitore della 50° Tirreno-Adriatico.

Luca Alò
11/03/2015