Ciclismo> Molise in fermento per il ritorno del Giro d’Italia in cima a Campitello Matese

Sabato 16 maggio, il Giro d’Italia professionisti torna in Molise a quota 1430 metri di Campitello Matese (Campobasso), secondo arrivo in salita dell’edizione 2015.
La più importante competizione ciclistica italiana su strada, in occasione dell’ottava tappa con sede di partenza a Fiuggi (Frosinone), raggiunge la vetta del rinomato centro di sport invernali dell’Italia centro-meridionale.
Per diverse volte è stata sede di arrivo di tappa della corsa rosa: nel 1969 vittoria di Carlo Chiappano, nel 1982 il francese Bernard Hinault (che vinse la classifica finale), nel 1983 lo spagnolo Alberto Fernandez, nel 1988 Franco Chioccioli, nel 1994 il russo Eugeni Berzin (trionfatore di quel Giro) e nel 2002 Gilberto Simoni.
Le caratteristiche dell’ascesa da San Massimo a Campitello Matese (13,5 km di lunghezza per 850 metri di dislivello, pendenza media del 6,9% e massima del 12%) ne fanno uno degli arrivi in salita più impegnativi degli Appennini.
Il ritorno del Giro è tutto merito di un comitato di tappa ad hoc facente capo al comune di San Massimo con il sindaco Fulvio Manfredi Selvaggi, Barbara Borrelli, Paolo Di Donato, Carmelo Parpiglia (delegato allo Sport della Regione Molise), Guido Cavaliere (presidente regionale Coni Molise) e Silvestro Belpulsi (presidente della Federciclismo Molise).
Tutti gli addetti ai lavori hanno svolto le prime riunioni tecniche su questo evento che rappresenta una grande opportunità per il territorio molisano che verrà sfruttata al meglio non solo a livello mediatico ma anche attraverso tutta una serie di iniziative collaterali, compresa una pedalata cicloturistica rivolta a tutti i tesserati e non con tanto di maglia rosa celebrativa fino a raggiungere lo striscione d’arrivo.
L’arrivo della carovana del Giro è previsto per il 16 maggio con la partenza da Fiuggi, il passaggio in cima alla Forca d’Acero per entrare in un breve tratto in Abruzzo tra Opi, Villetta Barrea e Alfedena. Seguono gli ultimi 60 chilometri tutti in Molise: dal valico di Rionero Sannitico al Macerone, poi la strada statale 17 dell’appennino abruzzese verso Isernia, il Santuario dell’Addolorata (al bivio per Castelpetroso), Bojano e San Massimo per lasciare spazio alle scaramucce tra i big sulla salita finale di 13,5 chilometri.

Luca Alò