Il Flag Football è perfetto per le scuole: ecco lo studio che lo dimostra

I riscontri dei progetti scolastici
FIDAF legati al flag football sono sempre più positivi e non è
difficile capire il perché. Si tratta infatti di una disciplina che
non solo è propedeutica al football americano vero e proprio, ma che
è anche particolarmente adatta al contesto scolastico per i benefici
psicofisici che ne ricavano gli studenti. Lo dimostra lo studio
effettuato dal professore Federico Marsico, insegnante di scienze
motorie ed oggi collaboratore della Commissione Scuola Flag Football.
Lo studio s’intitola “Flag Football, una disciplina non
tradizionale: quali effetti psicofisici nella scuola?”

E’ lo stesso professor Marsico a
spiegarci la genesi del suo lavoro: “Fino a pochi anni fa non
conoscevo questo sport, al quale mi sono avvicinato con grande
curiosità per poi affezionarmi molto dopo aver intuito gli effetti
che aveva sugli studenti. Mi sono messo quindi a studiare le valenze
che poteva avere, avvalendomi di alcuni dati scientifici che
potessero definirli. Ho iniziato lavorando con i ragazzi delle scuole
medie per poi arrivare a verificare che si tratta di una disciplina
particolarmente indicata anche per i ragazzi delle scuole superiori.
Mi sono avvalso della scala di POMS, che sta per “Profile of
mood state” e che misura gli stati d’animo e stati d’ansia dei
soggetti. Lo studio si basa sia su dati oggettivi e fisiologici, sia
su dati soggettivi, come sensazioni e umori, per misurare le
emozioni”.

Oltre ai fattori tipici degli sport di
squadra, che educano all’essere solidali e al rispetto delle regole e
degli avversari, lo studio analizza alcune specificità del flag
football. In particolare, può aiutare i ragazzi che per motivi
psichici, fisici o comportamentali non riescono a inserirsi nelle
discipline sportive più comuni ed ha il vantaggio di poter essere
praticato da ragazzi e ragazze insieme. E’ quindi una validissima
alternativa agli sport tradizionali. Effettuando un test
psico-motorio, inizialmente sono stati identificati sei stati
affettivi identificati attraverso i 58 aggettivi e locuzioni previsti
dalla scala di POMS: tensione, depressione, aggressività, vigore,
stanchezza e confusione. I ragazzi hanno partecipato a un test in
base al quale dovevano assegnare un punteggio da 0 a 4 a ogni
termine. E’ lo stesso professor Marsico a spiegare la procedura:
“Abbiamo effettuato il test su due gruppi distinti. Uno definito
“di controllo”, che ha eseguito un percorso di routine, uno
“sperimentale”, che ha integrato il flag football nelle
proposte extrascolastiche. L’età media dei ragazzi testati è stata
di 13 anni, sia femmine sia maschi. Il periodo preso in
considerazione è durato 14 settimane e i dati sono stati raccolti in
tre momenti: all’inizio, dopo 7 settimane e dopo altre 7, quindi alla
fine. Si trattava di rispondere a una semplice domanda su come si
fossero sentiti nell’ultima settimana prima di svolgere attività
fisica”.

Il risultato è decisamente positivo. I
dati in prospettiva infatti dimostrano l’effetto positivo del flag
football. Nel periodo preso in considerazione (vedi grafico allegato)
si nota per quanto riguarda il gruppo di controllo l’aumento di
tensione e vigore. Nel gruppo sperimentale tutti i valori hanno
subito delle modifiche in positivo. Quelli negativi si sono
abbassati, quelli positivi si sono alzati, quindi i ragazzi hanno
avuto un miglioramento in tutte le loro dimensioni. In entrambi i
gruppi erano presenti alunni con problematiche psichiche, fisiche o
comportamentali e i loro risultati sono stati in linea con quelli
degli altri ragazzi. Inoltre, il progetto può essere proposto anche
ad alunni di scuole superiori perché in una fascia superiore di età.

Queste le considerazioni del prof.
Marsico: “Da questo studio si ricava che il flag football dà le
giuste motivazioni e le giuste valenze per gli studenti. Allevia gli
stati d’ansia e di depressione dovuti a vari fattori. Nella prima
fase ci sono stati d’ansia, poi si notano alcune oscillazioni e alla
fine tutti i valori sono migliorati. E’ uno sport di inclusione e
funziona anche con chi ha difficoltà di vario tipo. L’andamento dei
dati dimostra l’efficacia positiva dell’attività proposta. I dati
inoltre lasciano pensare che la disciplina sia adatta anche a
studenti di scuole superiori e questo è un aspetto che ho potuto
verificare di persona. Ho provato il flag football in un liceo per
poi organizzare un torneo scolastico e al termine i ragazzi erano
motivati e carichi al cento per cento. Ho riscontrato anche qui solo
effetti positivi”.

Per maggiori informazioni sul Flag
Football scolastico, i progetti FIDAF e gli approfondimenti sul
lavoro del prof. Marsico potete scrivere a
commissionescuola@fidaf.org