Ciclismo> Tirreno-Adriatico: una Corsa dei Due Mari per tutti i gusti e con un cast stellare

Dal Tirreno all’Adriatico in sette tappe per complessivi 1023 chilometri con una cronometro a squadre, una prova contro il tempo individuale, due arrivi per velocisti, due frazioni per scattisti-finisseur e un traguardo in salita per una corsa ad alta intensità agonistica ed emotiva che costituisce uno step di preparazione fondamentale per la Milano-Sanremo del 19 marzo.
Straordinario il campo dei partenti, perché la Corsa dei Due Mari vedrà anche quest’anno il confronto fra i migliori esponenti del ciclismo mondiale tra vincitori dei Grandi Giri, gli specialisti delle Classiche e gli sprinters che si aprirà con la velocissima cronosquadre di 22,7 chilometri a Lido di Camaiore molto piatta e con poche curve.
Nonostante l’assenza di Alberto Contador, Micheal Matthews e di Marcel Kittel, impegnati entrambi alla Parigi-Nizza, oltre a quella di Fabio Aru e del vincitore uscente Nairo Quintana, davvero allettanti i nomi dei big che si daranno battaglia per tentare di conquistare la vetta della Corsa dei Due Mari guidati in prima fila da Vincenzo Nibali (recente vincitore in Oman) che dovrà vedersela con Alejandro Valverde, a sua volta a segno alla Ruta del Sol e pronto a debuttare a maggio al Giro d’Italia per la prima volta nella sua carriera professionistica.
Tra le altre stelle della Corsa dei Due Mari spiccano anche Rigoberto Uran (terzo alla Tirreno nel 2015), Esteban Chaves (scalatore emergente, rivelazione della Vuelta 2015 e vincitore della prima edizione dell’Abu Dhabi Tour), Joaquin Rodriguez e Tejay Van Garderen (alla sua prima partecipazione) saranno della partita con possibile outsider Domenico Pozzovivo e Thibaut Pinot. Assieme ai favoriti Nibali e Valverde, la tappa chiave sarà domenica 13 marzo con la quinta frazione da Foligno con traguardo in cima ai 1208 metri di Monte San Vicino, sopra Matelica, al culmine di una salita di 10 chilometri al 7%.
Vincenzo Nibali è l’ultimo corridore italiano in ordine temporale a trionfare nell’albo d’oro della Tirreno-Adriatico nelle edizioni 2012 e 2013: “Questa è sempre una corsa molto dura. Il livello è sempre molto alto. La differenza non si fa mai su una tappa sola. Nelle due occasioni in cui l’ho vinta, ho messo le mani sulla classifica finale negli ultimi giorni. Però la cronosquadre di apertura è già una prova significativa. Ci vuole una squadra davvero molto forte per vincere la classifica generale”.
Il campione del Mondo, Peter Sagan, insieme al re delle Strade Bianche 2016, Fabian Cancellara, oltre a Greg Van Avermaet, l’ex campione del mondo Michal Kwiatkowski, Taylor Phinney, Edvald Boasson Hagen, Daniel Martin, il pluri iridato a cronometro Tony Martin, Diego Ulissi, Davide Formolo e Daniel Moreno saranno gli uomini da seguire nelle tappe per finisseur e insidiose dal punto di vista altimetrico (Camaiore-Pomarance di 207 chilometri il 10 marzo e Montalto di Castro-Foligno di 222 chilometri il 12 marzo) oltre alla breve cronometro individuale conclusiva di San Benedetto del Tronto il 15 marzo sulla distanza di 9,3 chilometri.
“Non sono dispiaciuto per la mia prestazione alle Strade Bianche – ha commentato Sagan -, era solo la mia terza corsa dell’anno, escludendo il Tour de San Luis che è oramai lontano. Sono qui per vedere come crescerà la mia condizione e vedremo giorno per giorno quali tappe saranno adatte alle mie possibilità”.
Tra i velocisti lotta apertissima con Mark Cavendish, Elia Viviani, Caleb Ewan, il neo iridato su pista Fernando Gaviria, Sacha Modolo, Heinrich Haussler e Giacomo Nizzolo a giocarsi le proprie chanches nelle tappe Castelnuovo Val di Cecina-Montalto di Castro di 176 chilometri l’11 marzo e Castelraimondo-Cepagatti di 210 chilometri il 14 marzo.
Il target della Corsa dei Due Mari sia per il cast di corridori alla partenza che per le tipologie di tappe non può che dare una sola indicazione: una competizione sportiva tirata e spettacolare tutta da seguire in attesa di incoronare il primo vero protagonista di inizio stagione con la Milano-Sanremo e le grandi classiche del Nord Europa alle porte.

Luca Alò
09/03/2016