Ciclismo> Giro d’Italia Cefalù-Etna: Bob Jungels in rosa nel giorno di Jan Polanc

Fuga d’altri tempi di Jan Polanc nella quarta tappa del Giro d’Italia numero 100 da Cefalù ai 2000 metri dell’Etna (Rifugio Sapienza). Dopo 181 chilometri di corsa, lo sloveno della UAE Team Emirates è giunto in vetta da solo, nonché uno dei superstiti della fuga principale di giornata, capace di resistere al ritorno del gruppo dei favoriti che ha visto in gran spolvero il russo Ilnur Zakarin (Team Katusha) al secondo posto e il britannico Geraint Thomas (Team Sky) al terzo.
La maglia rosa è rimasta in casa Quick Step-Floors sulle spalle del lussemburghese Bob Jungels sfilandola al compagno di squadra Fernando Gaviria.
Giornata da ricordare per Polanc, che è andato in avanscoperta con i compagni di avventura Eugenio Alafaci (Trek-Segafredo), Jacques Janse Van Rensburg (Rsa, Dimension Data) e Pavel Brutt (Rus, Gazprom-Rusvelo).
Nonostante il forte vento sul vulcano siciliano, con la resa di Alafaci, Van Rensburg e Brutt, e con un margine di 5 minuti all’attacco dei 18 chilometri di salita verso l’Etna, Polanc in solitaria ha dato tutto quel che poteva mentre alle proprie spalle i big di alta classifica si sono temuti a vicenda: Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) ha accennato a uno scatto allungando la fila del gruppetto, Nairo Quintana (Movistar Team) ha cercato di correre sulla difensiva, l’ex maglia rosa del Giro 2016 Steven Kruswiijk (Ola, Lotto NL Jumbo) ha pedalato con qualche affanno per via di una caduta prima di attaccare la salita verso il Rifugio Sapienza.
Una lotta di sguardi e di gambe nel drappello dei big ma Zakarin ha approfittato del marcamento generale per andarsi a guadagnare la seconda posizione e anticipando la volata ristretta degli inseguitori regolata da Thomas in terza posizione
Polanc non è nuovo in vittorie di tappa al Giro d’Italia dopo quella ottenuta nel 2015 (La Spezia-Abetone): “OggiAggiungi un appuntamento per oggi forse è stata la giornata più faticosa della mia vita. Sono davvero felice, vincere ancora nella prima tappa di montagna come ho fatto nel 2015 è fantastico.”
Bob Jungels, già Maglia Rosa per tre giorni nella Corsa Rosa 2016, ritrova il primato davanti ai britannici Geraint Thomas e Adam Yates: “Non ho creduto a Fernando Gaviria quando mi ha detto che gli avrei tolto io la Maglia Rosa. È sempre un sogno e per indossarla serve anche un po’ di fortuna. La squadra ha lavorato benissimo, dovevamo essere furbi. Vorrei tenere la maglia più a lungo dell’anno scorso ma c’è una tappa molto importante domenica al Blockhaus. Sarà più adatta a scalatori puri come Quintana ma spero di stare in testa alla generale il più a lungo possibile.”
Se i big hanno un po’ esitato a scoprire le carte, la Cefalù-Etna verrà ricordata anche per colui che ha fatto davvero una grossa fatica ad arrivare ai 1892 metri del vulcano siciliano dopo una rovinosa caduta fino a giungere sotto l’arrivo con 36 minuti di ritardo.
È stata una giornataccia per Matteo Pelucchi, sprinter della Bora Hansgrohe, stoico, sofferente, in lacrime e con la divisa lacerata: il ciclismo è uno sport che invita a non mollare mai e a conquistare il traguardo da vero eroe anche se malconci.
ARRIVO QUARTA TAPPA
1 – Jan Polanc (UAE Team Emirates) – 181 km in 4h55’58”, media 36,693 km/h
2 – Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) a 19″
3 – Geraint Thomas (Team Sky) a 29″
CLASSIFICA GENERALE DOPO LA QUARTA TAPPA
1 – Bob Jungels (Quick-Step Floors)
2 – Geraint Thomas (Team Sky) a 6″
3 – Adam Yates (Orica – Scott) a 10″
Luca Alò
10/05/2017