Ciclismo> Thibaut Pinot eroe a Superga, sua la Milano-Torino

In un frenetico finale di corsa e in un crescendo di emozioni sull’ascesa verso il Colle di Superga, il francese Thibaut Pinot (Groupama Fdj) si è aggiudicato in solitaria la Milano-Torino precedendo di 10″ il colombiano Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team) e di 28″ lo spagnolo, neo campione del mondo, Alejandro Valverde (Movistar Team).

Sono stati 146 i corridori alla partenza da Magenta nell’hinterland milanese: 200 chilometri in tutto tra la pianura iniziale (seguendo in alcuni tratti il corso del fiume Po), le leggere ondulazioni collinari del Monferrato e Torino città con la doppia ascesa al Colle di Superga (4,9 km al 9,1% con punte al 14%) in questa ultima appendice della stagione 2018 su strada con una starting list di assoluto livello (capitanata dall’iridato Valverde) ad onorare la classica ciclistica più antica d’Italia e del mondo (nata nel 1876).

In fuga dai primissimi chilometri Umberto Orsini della Bardiani Csf, il sudafricano Willie Smit della Katusha Alpecin, il belga Thomas De Gendt della Lotto Soudal e il lettone Krists Neilands della Israel Cycling Academy fino ad ottenere un vantaggio massimo di 5’35” (intorno al chilometro 70).

L’azione dei quattro battistrada è stata neutralizzata in occasione del primo passaggio a Superga dove Valverde ha rotto gli indugi e la sua accelerazione è stata sufficiente a ridurre il gruppo dei migliori a una trentina di unità con la presenza dei nostri Gianni Moscon (Team Sky), Domenico Pozzovivo (Bahrain Merida) e Fabio Aru (UAE Team Emirates).

Durante la percorrenza del circuito finale ad ampio raggio tra Torino e la Basilica di Superga ci hanno provato Jakob Fuglsang (Den, Astana Pro Team), David Gaudu (Fra, Groupama Fdj) e Daniel Martinez (Col, EF Education First-Drapac) ma senza fortuna.

Il gruppo dei big si è selezionato ancora in salita con le accelerazioni iniziali di Tim Wellens (Bel, Lotto Soudal) e Adam Yates (Gbr, Mitchelton Scott) ma ecco il colpo di scena a due chilometri dalla conclusione poco prima dello scatto di Pinot: un contatto ha mandato a terra Lopez e Gaudu (il compagno di squadra dello stesso Pinot).

A quel punto Pinot è partito con uno scatto secco e ha dato tutto fino alla fine mentre alle sue spalle l’iridato Valverde non ce l’ha fatta a tenere il ritmo di Lopez penalizzato dalla caduta.

Vincendo a Superga, Pinot ha riportato la Francia sul gradino più alto del podio 21 anni dopo l’ultimo trionfo firmato Laurent Jalabert. Dopo la polmonite che ha cancellato i sogni di podio al Giro d’Italia, il transalpino della Fdj ha vinto la prima classica italiana della sua carriera lanciando un chiaro segnale di essere in gran forma per il Giro di Lombardia: “Senza la caduta nel finale ci sarebbe stata più battaglia con Miguel Angel Lopez che era l’uomo da battere oggiAggiungi un appuntamento per oggi, così come Valverde. Arrivare prima del campione del mondo è sempre un bel risultato. L’appetito per vincere mi rimarrà fino a sabato per Il Lombardia, anche se quella sarà un’altra storia ma m’impegnerò al massimo”.

All’ultima gara della stagione (condita da un terzo posto finale al Giro d’Italia e alla Vuelta di Spagna), rabbia e delusione per Lopez che ha mancato la vittoria di un soffio mentre Valverde ha riconosciuto la superiorità dei due avversari ma fiducioso per il Lombardia. A ridosso del podio gran bel quarto posto di carattere ottenuto da Mattia Cattaneo (Androni Sidermec) il migliore degli italiani nella top-10 d’arrivo completata con il settimo posto di Pozzovivo e il nono di Aru.

ORDINE D’ARRIVO MILANO-TORINO

1. Thibaut Pinot (Groupama – FDJ) 200 chilometri in 4.43’36” media 42,313 km/h

2. Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team) a 10″

3. Alejandro Valverde (Movistar Team) a 28″

4. Mattia Cattaneo (Androni Sidermec) a 36”

5. Sébastien Reichenbach (Groupama – Fdj) a 38”

6. Wilco Kelderman (Team Sunweb) a 38”

7. Domenico Pozzovivo (Bahrain – Merida) a 41”

8. Jakob Fuglsang (Astana Pro Team) a 41”

9. Fabio Aru (Uae Team Emirates) a 43”

10. Egan Bernal (Team Sky) a 45”

Luca Alò
11/10/2018