Ciclismo> Giro d’Italia 102: a Santa Maria di Sala velocisti beffati da un irresistibile Damiano Cima

Dalla fuga di giornata alle braccia alzate sul traguardo mettendo nel sacco i velocisti: il sogno per Damiano Cima (Nippo Vini Fantini Faizanè) si è materializzato con la prima vittoria in carriera al Giro d’Italia conquistata nella 17°tappa da Valdaora a Santa Maria di Sala di 222 chilometri.

Un epilogo allo sprint “atipico” al culmine di una fuga di quasi 170 chilometri nella quale Cima è stato bravo ad evitare di pochissimo il ricongiungimento del gruppo e al contempo piegando la resistenza dei valorosi compagni di fuga Mirco Maestri (Bardiani CSF) e Nico Denz (Ag2r La Mondiale).

Per i tre battistrada, partiti 50 chilometri dopo la partenza, sei minuti di vantaggio massimo con il gruppo che ha esitato a lungo: brividi ed emozioni fino all’ultimo metro con gli sprinter che si sono lanciati in una rincorsa veemente arrendendosi poi allo spunto vittorioso ed efficace di Cima.

“In Cima” alla gloria! Il corridore bresciano, professionista dal 2018 con 4 vittorie, ha collezionato più chilometri di fuga (932) in questo Giro d’Italia e guida la speciale classifica riservata ai traguardi volanti: “Non posso credere a quello che è successo. Ho passato tanti chilometri in fuga durante questo Giro. Eravamo in tre davanti e ringrazio i miei compagni di fuga per la buona collaborazione. Sono rimasto il più calmo possibile negli ultimi chilometri. Non ho mai guardato indietro. Ho aspettato il più possibile per dare tutto nelle ultime poche centinaia di metri. Sono davvero felice di essere riuscito a regalare una vittoria a tutte le persone che hanno creduto in me. Al team Nippo Vini Fantini Faizanè, al direttore sportivo Mario Manzoni che mi ha fortemente voluto e creduto in me, a tutti i compagni con i quali abbiamo lottato in questi giorni e con i quali avevamo puntato questa tappa. Il mio pensiero va anche alla mia famiglia che ha fatto sacrifici per farmi correre, alla mia fidanzata Veronica e due persone che non sono più qui ossia mio nonno grande appassionato di ciclismo e Pierino Farimbella”.

A metà tra l’amarezza (per la mancata vittoria) e la gioia (riconquista della maglia ciclamino) Pascal Ackermann: il secondo posto all’arrivo ha permesso al corridore tedesco della Bora Hansgrohe di tornare in vetta alla classifica a punti spodestando il francese Arnaud Demare della Groupama Fdj (ottavo all’arrivo).

“Inizialmente sono rimasto deluso perché i miei compagni di squadra hanno lavorato per me tutto il giorno. Ma quando mi sono reso conto di aver riconquistato la maglia ciclamino è tornato il sorriso. Sono felicissimo di rivestirla ma non l’ho ancora vinta perché ci sono altre tre tappe difficili da affrontare e farò del mio meglio per mantenerla” ha dichiarato il tedesco Ackermann che ha all’attivo due vittorie di tappa in questo Giro 2019 (Bologna-Fucecchio e Frascati-Terracina).

Terzo posto per Simone Consonni (UAE Team Emirates) al primo podio di tappa nella Corsa Rosa: “Un buon risultato, sono soddisfatto anche se il gruppo non è riuscito a chiudere sulla fuga. Ho avvertito sensazioni positive in volata, nonostante si stia correndo la terza settimana di un Giro d’Italia che, per me, è stato impegnativo, considerando che ho lavorato all’inizio per Gaviria, per poi dare il mio contributo a Conti e a Polanc nei giorni in cui vestivano la maglia rosa”.

Con l’amaro in bocca Maestri che è riuscito a piazzarsi al decimo posto: “O rischiavo di perdere oppure l’altra strada era quella di provare a vincere. Il rammarico è tanto, trovarmi solo in testa a 300 metri dal traguardo è stata un’emozione bellissima. Spero di riprovarla presto”.

L’arrivo a ranghi compatti non ha visto alcun cambiamento in classifica generale con Carapaz davanti a Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) e Primoz Roglic (Team Jumbo Visma).

“È stata una tappa tranquilla ma lunga e intensa, anche se solo nella prima parte. Ho avuto di nuovo un buon supporto dalla squadra. DomaniAggiungi un nuovo appuntamento per domani sarà un test importante ma sono fiducioso di tenere la maglia rosa”. Una giornata relativamente tranquilla per Richard Carapaz (Movistar Team) che ha conservato la Maglia Rosa per il quinto giorno consecutivo in attesa delle ultime montagne con le Dolomiti trentini e venete (scalata ai passi Rolle e Manghen), oltre alla cronometro conclusiva di Verona, a scrivere le ultime pagine di una Corsa Rosa che non smette mai di emozionare giorno dopo giorno.

PODIO 18°TAPPA VALDAORA-SANTA MARIA DI SALA

1 – Damiano Cima (Nippo – Vini Fantini – Faizané) – 222 km in 4h56’04” media 44,989 km/h

2 – Pascal Ackermann (Bora – Hansgrohe) s.t.

3 – Simone Consonni (UAE Team Emirates) s.t.

CLASSIFICA GENERALE DOPO LA 18°TAPPA

1 – Richard Carapaz (Movistar Team) 79.44’22”

2 – Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) a 1’54″

3 – Primoz Roglic (Team Jumbo – Visma) a 2’16″

4 – Mikel Landa (Movistar Team) a 3’03″

5 – Bauke Mollema (Trek – Segafredo) a 5’07″

6 – Miguel Angel Lopez (Astana) a 6’17″

7 – Rafal Majka (Bora – Hansgrohe) a 6’48″

8 – Simon Yates (Mitchelton – Scott) a 7’13″

9 – Pavel Sivakov (Team Ineos) a 8’21″

10 – Davide Formolo (Bora Hansgrohe) a 8’59″

11 – Jan Polanc (UAE Team Emirates) a 9’20″

12 – Ilnur Zakarin (Katusha Alpecin) a 10’32″

16 – Fausto Masnada (Androni Sidermec) a 23’34”

17 – Giulio Ciccone (Trek Segafredo) a 25’17”

Maglia Rosa, leader della classifica generale – Richard Carapaz (Movistar Team)

Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti – Pascal Ackermann (Bora Hansgrohe)

Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna – Giulio Ciccone (Trek – Segafredo)

Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani – Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team)

Luca Alò
30/05/2019