Ciclismo> Doppio “Primoz” Roglic alla Vuelta di Spagna!

Soddisfazione enorme per Primoz Roglic (Jumbo Visma) che è salito per il secondo anno consecutivo sul trono della Vuelta di Spagna, l’ultima corsa UCI World Tour di questo anomalo 2020 segnato profondamente dall’emergenza Covid-19.

Lo sloveno, ex plurimedagliato nel salto con gli sci, si è confermato il migliore interprete tra classiche, podi e vittorie ai grandi giri ed anche nelle brevi corse a tappe nell’ultimo biennio.

Questa sua crescita l’ha dimostrata anche in questo 2020, rimanendo competitivo da agosto a novembre con il primo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi, il secondo al Tour de France dietro il connazionale Tadej Pogacar dopo l’indimenticabile ribaltone nella cronoscalata di La Planches des Bes Filles (l’unico vero amaro in bocca della sua carriera professionistica) e la sesta piazza al Mondiale di Imola nella prova in linea.

Roglic ha avuto dalla sua parte una formazione simile a quella del Tour de France compresi i valorosi gregari Tom Dumoulin e Sepp Kuss per mettere il sigillo a questa edizione della corsa a tappe spagnola: “Io e i miei compagni di squadra abbiamo considerato ogni tappa come una corsa di un giorno. Sono molto orgoglioso della prestazione che abbiamo ottenuto tutti noi. Sono felice di poter concludere la mia stagione in questo modo. Adesso è il momento di prendersi una pausa, ma poi verrà il tempo di fare progetti con la squadra per il 2021. Ci sono ancora alcuni obiettivi che voglio raggiungere nella mia carriera nei prossimi anni”.

La vittoria di Roglic è stata l’ennesima dimostrazione che nel ciclismo non esiste nulla di scontato dopo il duello con il diretto avversario Richard Carapaz (Team Ineos Grenadiers) al secondo posto della classifica generale a 24”.

“Sono venuto alla Vuelta con l’obiettivo di fare una grande gara e penso che ci sono riuscito. Ho lottato fino alla fine, questo podio significa molto per me. Volevo dimostrare a tutti che la mia vittoria al Giro d’Italia nel 2019 non era arrivata per caso” ha detto il corridore della Ineos, primo corridore ecuadoriano a salire sul podio della Vuelta dove è stato capoclassifica in alcune tappe e ceduto il primato a Roglic per 49 secondi nell’unica frazione a cronometro.

In evidenza nel tappone di montagna con il traguardo in cima al temibile Alto de Angrilu, il terzo posto del britannico Hugh Carthy (EF Pro Cycling), a un minuto e 15 secondi di distacco da Roglic, è di gran lunga il miglior piazzamento in carriera ai massimi livelli nonché il punto di svolta per far crescere le proprie ambizioni nei Grandi Giri negli anni a venire.

IL FILM DELLA VUELTA DI SPAGNA 2020

I primi tre giorni della Vuelta sono stati subito molto impegnativi con salite che hanno dato subito un’impronta importante alla classifica generale. La lotta per la maglia roja è esplosa nella prima tappa (Irun-Arrate 173 km) con la battaglia tra i favoriti sulla selettiva salita dell’Alto de Arrate sopra Eibar nei Paesi Baschi. Roglič ha fatto subito la differenza all’ultimo chilometro e in maniera autoritaria ha tagliato il traguardo un secondo prima di Carapaz e dell’irlandese Daniel Martin (Israel Start-Up Nation).

Lo spagnolo Marc Soler (Movistar) ha fatto sua in solitudine la seconda frazione (Pamplona-Lekunberri 151,6 km) con 19 secondi su un gruppo di nove uomini guidato dal capoclassifica Roglic e Martin.

Lo sloveno ha poi conquistato il secondo posto nella terza tappa (166,1 km con avvio da Lodosa) arrivando dietro l’irlandese Martin al culmine di lunga in salita verso La Laguna Negra de Vinuesa.

L’irlandese Sam Bennett (Deceuninck-QuickStep) non ha voluto sprecare una delle tante opportunità di uno sprint di gruppo in questa Vuelta: sua la quarta tappa di 191,7 km da Garray a Ejea de los Caballeros davanti a Jasper Philipsen (Bel, UAE Team Emirates) e Jakub Mareczko (CCC Team).

Una sfida ristretta a tre corridori ha deciso la quinta tappa andata in scena da Huesca a Sabiñanigo (184,4 km): il belga Tim Wellens (Lotto-Soudal) ha avuto la meglio sul francese Guillaume Martin (Cofidis) e sull’olandese Thyman Arensman (Team Sunweb).

Carapaz ha mostrato tutta la sua forza in salita nella fredda e piovosa sesta tappa (146,4 km partita da Biescas) attaccando sulla salita finale di Aramon Formigal e sfilando la maglia roja di leader a Roglič. A gioire per la vittoria di tappa lo spagnolo Ion Izagirre (Astana) davanti al canadese Micheal Woods (EF Pro Cycling) e al portoghese Alberto Rui Costa (UAE Team Emirates).

Lo stesso Woods si è aggiudicato la settima tappa in solitaria da Vitoria-Gasteiz a Villanueva de Valdegovia (159,7 km) davanti agli spagnoli (Astana) e Alejandro Valverde (Movistar).

Roglic ha messo il timbro personale sull’ottava tappa (Logroño-Alto de Moncalvillo di 164 km) riuscendo a rimanere davanti gli avversari sull’ascesa conclusiva dopo aver dato vita all’attacco decisivo. Così facendo, ha ridotto il gap a 13 secondi dal capoclassifica Carapaz, a sua volta secondo di tappa davanti a Martin.

Seconda opportunità per i velocisti da Castrillo del Val ad Aguilar de Campo (nona tappa di 158 chilometri) dove a prevalere inizialmente è stato Bennett ma la sua volata è stata irregolare a causa di una spallata. Vittoria assegnata a tavolino per il tedesco Pascal Ackermann (Bora Hansgrohe) davanti a Gerben Thijssen (Bel, Lotto Soudal) e Max Kanter (Ger, Team Sunweb).

Ancora il sigillo di Roglic nella decima tappa (Castro Urdiales-Suances 185 km) al culmine di una lunga volata verso l’arrivo in ascesa dove Felix Großschartner (Aut, Bora Hansgrohe) e Andrea Bagioli (Deceuninck-Quick Step) nulla hanno potuto alla potente progressione dello sloveno che è tornato a rivestire la maglia roja di leader.

Il francese David Gaudu (Groupama-FDJ) ha ottenuto la prima vittoria della sua carriera in un Grande Giro nella tappa numero 11 da Villaviciosa all’Alto de la Farrapona (170 km). Secondo e terzo posto di giornata ad appannaggio di Soler e Micheal Storer (Aus, Mitchelton Scott) mentre i big della classifica generale hanno risparmiato un po’ di energie per la tappa regina del giorno successivo.

Il britannico Hugh Carthy (EF Pro Cycling) ha domato il temibile Alto de Angliru (frazione numero 13 di 109,4 km partita da Pola de Laviana) davanti al russo Aleksandr Vlasov (Astana) e allo spagnolo Enric Mas (Movistar) mentre Carapaz ha avuto una marcia in più per guadagnare 10 secondi su Roglič, tornando per un giorno in vetta alla classifica generale.

La cronometro di 33,7 km andata in scena da Muros a Mirador de Ézaro, si è rivelata il tallone d’achille per Carapaz che ha ceduto la leadership per 49 secondi a Roglič, a sua volta vincitore della 14°tappa con un solo secondo davanti allo statunitense William Barta (CCC Team), terzo a 10 secondi il portoghese Nelson Oliveira (Movistar).

Ancora una vittoria per Wellens davanti a Woods e a Zdenek Stybar (Cze, Deceuninck-Quick Step) nella 14°tappa di 204,7 chilometri andata in scena da Lugo a Ourense.

Altra festa per il primo trionfo di tappa in un Grande Giro per Philipsen (230,8 km la 15°frazione Mos-Puebla de Sanabria), battuti di giornata Ackermann e Jannik Steimle (Ger, Deceuninck-Quick Step).

Roglič ha guadagnato sei preziosi secondi di abbuono grazie alla sua seconda posizione dietro il danese Magnus Cort Nielsen (EF Pro Cycling) nello sprint di gruppo ristretto andato in scena nella 16°tappa Salamanca-Ciudad Rodrigo, terzo posto per l’australiano Dion Smith (Mitchelton Scott).

La tappa 17 (Sequeros-Alto de la Covatilla di 178,2 km) poteva offrire un’ultima possibilità a Carapaz di recuperare la maglia roja di capoclassifica. L’ecuadoriano, ottavo al traguardo, è riuscito a distanziare Roglič (decimo) nel tratto più ripido della salita, ma lo sloveno è riuscito a tener duro concedendo soltanto 21 secondi a Carapaz. L’ultima fatica di montagna della Vuelta 2020 ha consacrato nuovamente il giovane scalatore bretone Gaudu che non solo ha trionfato in solitudine e per distacco (podio di tappa completato da Gino Mader della NTT Pro Cycling e dallo spagnolo Izagirre) ma è riuscito a salire all’ottavo posto nella classifica generale.

Epilogo della Vuelta con la 18°frazione di 139 chilometri dall’Hipódromo de la Zarzuela a Madrid per uno show dedicato alle ruote veloci: il lavoro della Bora Hansgrohe ha permesso ancora una volta ad Ackermann di esultare per la seconda volta davanti a Bennett e a Kanter.

CLASSIFICA GENERALE

1° Primoz Roglic (Slo, Team Jumbo-Visma) 72.46’12”

2° Richard Carapaz (Ecu,Team Ineos Grenadiers) a 24”

3° Hugh Carthy (GBr, EF Pro Cycling) a 1’15

4° Daniel Martin (Irl, Israel Start-Up Nation) a 2’43”

5° Enric Mas Nicolau (Spa, Movistar) a 3’36”

6° Wout Poels (Ola, Bahrain McLaren) a 7’16”

7° David De la Cruz Melgarejo (Spa, UAE Team Emirates) a 7’55”

8° David Gaudu (Fra, Groupama-FDJ) a 7’45”

9° Felix Grossschartner (Aut, Bora-Hansgrohe) a 8’15”

10° Alejandro Valverde (Spa, Movistar) a 9’34”

17° Mattia Cattaneo (Deceuninck-Quick Step) a 17’45”

CLASSIFICA A PUNTI

1° Primoz Roglic (Slo, Team Jumbo-Visma) 204 punti

2° Richard Carapaz (Ecu, Team Ineos Grenadiers) 133

3° Daniel Martin (Irl, Israel Start-Up Nation) 111

4° Hugh Carthy (GBr, EF Pro Cycling) 96

5° Guillaume Martin (Fra, Cofidis) 87

CLASSIFICA SCALATORI

1° Guillaume Martin (Fra, Cofidis) 99 punti

2° Tim Wellens (Bel, Lotto Soudal) 34

3° Richard Carapaz (Ecu, Ineos Grenadiers) 30

4° David Gaudu (Fra, Groupama-FDJ) 29

5° Sepp Kuss (Usa, Team Jumbo-Visma) 27

CLASSIFICA GIOVANI UNDER 25

1° Enric Mas Nicolau (Spa, Movistar) 72.49’48”

2° David Gaudu (Fra, Groupama-FDJ) a 4’09”

3° Aleksandr Vlasov (Rus, Astana Pro Team) a 6’00”

4° Gino Mäder (Svi, NTT Pro Cycling) a 40’03”

5° Georg Zimmermann (Ger, CCC Team) a 42’04”

CLASSIFICA GENERALE A SQUADRE

1° Movistar 218.37’21”

2° Team Jumbo-Visma a 10’23”

3° Astana Pro Team a 40’09”

4° UAE Team Emirates a 1.04’05”

5° Mitchelton-Scott a 1.08’33”

Luca Alò
12/11/2020