Ciclismo> Tirreno-Adriatico: Tadej Pogacar, il gigante della salita di Prati di Tivo

All’ombra del Gran Sasso, Tadej Pogacar ha messo il timbro nella tappa regina della Tirreno-Adriatico numero 56 da Terni a Prati di Tivo. È stata ancora una volta la salita ad esaltare la prova maiuscola del 22enne corridore sloveno della UAE Team Emirates che ha potuto conquistare agevolmente anche la maglia azzurra di leader della classifica generale sfilandola al belga Wout Van Aert (Jumbo Visma).

Tra Umbria, Lazio e Abruzzo è andata in scena la quarta frazione della Corsa dei Due Mari che ha raggiunto la massima quota dell’intero percorso al GPM di Prati di Tivo: linea d’arrivo posta a 1.450 metri di altitudine, dopo 22 tornanti, 14,5 chilometri di ascesa con pendenza media al 7% e punte fino al 12%.

In fuga Mattia Bais (Androni Sidermec), Mads Wurtz Schmidt (Dan, Israel StartUp Nation) Benjamin Thomas (Fra, Groupama FDJ) ed Emil Vinjebo (Dan, Qhubeka Assos) ai quali si è aggiunto poco dopo Marco Canola (Gazprom RusVelo).

Per i cinque battistrada vantaggio massimo di 9’08” al chilometro 43 e transito in cima al Passo delle Capannelle con il gran premio della montagna ad appannaggio di Bais.

In salita con Bais e Schmidt (primo al traguardo volante di Pietracamela) ultimi ad arrendersi, la corsa è esplosa con le accelerazioni di Giulio Ciccone (Trek Segafredo), Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers) e Geraint Thomas (GBr, Ineos Grenadiers) ma nulla hanno potuto di fronte alla maggiore freschezza e all’affondo di Pogacar che è riuscito ad evadere dal drappello dei big (comprendente anche Van Aert, il campione del mondo Julian Alaphilippe e Vincenzo Nibali), nonostante il tentativo di riportarsi sotto alle sue spalle da parte del britannico Simon Yates del Team BikeExchange.

Con una pedalata redditizia e amministrando al meglio lo sforzo, Pogacar ha voluto dare una dimostrazione della sua infinita classe e dell’indiscutibile superiorità in salita, centrando la vittoria davanti a Yates per una manciata di secondi.

Quella odierna è una delle migliori prestazioni in salita di sempre per Pogacar (14,5 chilometri coperti in 36’06”, frantumando il record detenuto da Chris Froome nel 2013 che fece 38’22”) che ha conquistato la prima vittoria in Italia da quando è professionista: “Ho attaccato prestissimo perché avevo bisogno di guadagnare più secondi possibile. Era rischioso attaccare a 5 km ma è stata una buona decisione. Ho visto Simon Yates dietro di me controattaccare, e ha dovuto spingere un sacco per venire a prendermi. Sentivo che anche lui era al limite dello sforzo. Oggi ci sono riuscito ma dovrò lavorare tanto per cercare di mantenere il mio vantaggio nelle ultime tappe. Sarà dura fino alla fine ma ho una buona squadra e sono pronto a difendere la mia leadership”.

Dietro Pogacar e Yates, gli inseguitori non sono stati in grado di reggere il ritmo dei primi due negli ultimi tre chilometri con la terza posizione ad appannaggio di Sergio Higuita Garcia (Col, EF Education-Nippo), tra il quarto e il sesto posto Mikel Landa Meana (Spa, Bahrain Victorious), Nairo Quintana (Col, Team Arkea-Samsic) e João Almeida (Por, Deceuninck-QuickStep), sottotono Bernal e Thomas (fuori entrambi dalla top-10 di tappa con un gap di 58 secondi), ancora più dietro Nibali, Domenico Pozzovivo (Team Qhubeka Assos) e Ciccone.

Tra le note positive il settimo posto di Matteo Fabbro della Bora Hansgrohe, il migliore degli italiani: “Sono arrivato a questa Tirreno-Adriatico dopo un periodo in altura fatto a Sierra Nevada e non sapevo come avrei affrontato questa corsa. Sono comunque contento della mia prestazione e ho dato il 100% per rimanere nei primi dieci”.

Senza compagni di squadra ai piedi della salita, nono posto con un ritardo di 45 secondi da Pogacar per Van Aert, scivolato al secondo posto in classifica generale. Il belga, re nel 2020 delle Strade Bianche e della Milano-Sanremo, ha limitato i danni per cercare di difendere la maglia azzurra di capoclassifica e potrà approfittare della tappa dei muri marchigiani di Castelfidardo (con gli abbuoni all’arrivo) e della breve cronometro di San Benedetto del Tronto per mettere pressione al forte scalatore sloveno e ridurre il gap di 35 secondi che lo separa dal primo posto.

ORDINE D’ARRIVO QUARTA TAPPA TERNI-PRATI DI TIVO

1° Tadej Pogacar (Slo, UAE Team Emirates) 148 chilometri in 3.51’24” media 38,375 km/h

2° Simon Yates (GBr, Team BikeExchange) a 6”

3° Sergio Higuita Garcia (Col, EF Education-Nippo) a 29”

4° Mikel Landa Meana (Spa, Bahrain Victorious)

5° Nairo Quintana (Col, Team Arkea-Samsic) a 31”

6° João Almeida (Por, Deceuninck-QuickStep) a 35”

7° Matteo Fabbro (Bora-Hansgrohe) a 42”

8° Simon Carr (GBr, EF Education-Nippo)

9° Wout Van Aert (Bel, Jumbo-Visma) a 45”

10° Jakob Fuglsang (Dan, Astana-Premier Tech)

11° Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers) a 58”

12° Geraint Thomas (GBr, Ineos Grenadiers)

13° Romain Bardet (Fra, Team DSM) a 1’17”

14° Geoffrey Bouchard (Fra, AG2R Citroën Team) a 1’27”

15° Damiano Caruso (Bahrain Victorious)

16° Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo)

17° Julian Alaphilippe (Fra, Deceuninck-QuickStep) a 1’44”

18° Tim Wellens (Bel, Lotto Soudal) a 2’05”

23° Dario Cataldo (Movistar Team) a 3’03”

34° Thibaut Pinot (Fra, Groupama-FDJ) a 4’58”

35° Domenico Pozzovivo (Team Qhubeka Assos) a 4’58”

39° Alessandro De Marchi (Israel Start-up Nation) a 5’43”

41° Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) a 6’24”

CLASSIFICA GENERALE DOPO LA QUARTA TAPPA

1° Tadej Pogacar (Slo, UAE Team Emirates) 17.53’21”

2° Wout Van Aert (Bel, Jumbo-Visma) a 35”

3° Sergio Higuita Garcia (Col, EF Education-Nippo)

4° Mikel Landa Meana (Spa, Bahrain Victorious) a 38”

5° Nairo Quintana (Col, Team Arkea-Samsic) a 41”

6° João Almeida (Por, Deceuninck-QuickStep) a 45”

7° Jakob Fuglsang (Dan, Astana-Premier Tech) a 55”

8° Simon Carr (GBr, EF Education-Nippo) a 1’03”

9° Matteo Fabbro (Bora-Hansgrohe) a 1’12”

10° Geraint Thomas (GBr, Ineos Grenadiers) a 1’25”

11° Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers) a 1’26”

12° Romain Bardet (Fra, Team DSM) a 1’27”

13° Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo) a 1’37”

14° Julian Alaphilippe (Fra, Deceuninck-QuickStep) a 1’44”

15° Simon Yates (GBr, Team BikeExchange) a 1’59”

16° Tim Wellens (Bel, Lotto Soudal) a 2’15”

26° Domenico Pozzovivo (Team Qhubeka Assos) a 5’08”

29° Dario Cataldo (Movistar Team) a 6’04”

32° Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) a 7’12”

CLASSIFICA GENERALE A SQUADRE DOPO LA QUARTA TAPPA

1° Ineos Grenadiers 53.50’30”

2° Team DSM a 1’32”

3° Jumbo-Visma a 5’31”

4° Bora-Hansgrohe a 6’01”

5° Movistar Team a 6’19”

LE MAGLIE

Azzurra, leader della classifica generale: Tadej Pogačar (Slo, UAE-Team Emirates) Ciclamino, leader della classifica a punti: Wout van Aert (Bel, Jumbo-Visma)

Verde, leader del Gran Premio della Montagna: Tadej Pogačar (Slo, UAE-Team Emirates)

Bianca, leader della Classifica dei Giovani: Tadej Pogačar (Slo, UAE-Team Emirates)

Photo Credits: La Presse

Luca Alò
14/03/2021