Ciclismo> Giro d’Italia 104: fuga e giornata di gloria per il francese Victor Lafay a Guardia Sanframondi

Il Giro d’Italia ha ritrovato sul suo cammino gli Appennini nell’ottava tappa andata in scena da Foggia a Guardia Sanframondi con il francese Victor Lafay della Cofidis in gran spolvero per ottenere la sua prima vittoria in assoluto tra i professionisti e la conferma in maglia rosa per il terzo giorno consecutivo dell’ungherese Attila Valter (Groupama-FDJ).

La frazione odierna tra Puglia, Molise e Campania sulla distanza di 170 chilometri, spazzata da un forte vento laterale nella fase di avvio, è stata perfetta per chi ha voluto cercare a tutti i costi la fuga e a riuscirci sono stati dal chilometro 70 Alexis Gougeard (Fra, AG2R Citroën Team), Giovanni Carboni (Bardiani-CSF-Faizanè), Nelson Oliveira (Por, Movistar Team), Victor Lafay (Fra, Cofidis), Francesco Gavazzi (Eolo Kometa), Kobe Gossens (Bel, Lotto Soudal), Niklas Arndt (Ger, Team DSM), Fernando Gaviria (Col, UAE Team Emirates) e Victor Campenaerts (Bel, Team Qhubeka-Assos).

Dopo aver fatto parlare di sé in questi giorni come numero uno nelle volate, forfait dell’australiano Caleb Ewan (Lotto Soudal), in maglia ciclamino di leader della classifica a punti, per problemi a un ginocchio.

In palio il traguardo volante di Campobasso ad appannaggio di Gaviria e il gran premio della montagna di Bocca della Selva (2°categoria) dove è transitato per primo Gossens.

La fuga dei nove battistrada (vantaggio massimo 7’28” al chilometro 113) si è dissolta negli ultimi 40 chilometri con Gaviria che ha perso contatto dai compagni d’avventura a causa di una caduta nella discesa dopo il gran premio della montagna, riportando qualche contusione e abrasione.

Dopo il passaggio a Castelvenere per il traguardo volante (primo Campenaerts), nel finale di tappa, in costante ascesa negli ultimi 3 chilometri, si sono messi in luce per un breve tratto sia Campenaerts che Carboni con quest’ultimo che ha mollato nel momento in cui Lafay ha avuto le gambe per raggiungere e lasciare sul posto lo scalatore marchigiano della Bardiani.

Con una pedalata molto tonica, Lafay ha fatto la differenza in salita centrando un memorabile successo a Guardia Sanframondi (arrivo inedito nella storia del Giro oltre ad essere valevole anche come gran premio della montagna di 4°categoria), a 36” Gavazzi, a 37” Arndt e via via gli altri superstiti della fuga di giornata.

“È semplicemente incredibile! È stata una giornata molto dura e non è stato facile entrare nella fuga. Quando è iniziato, il gruppo ci ha lasciato 7 minuti, quindi siamo stati in grado di recuperare un po’. Ho cercato di essere il più concentrato possibile ma sapevo che non c’erano veri scalatori nella fuga. Ho attaccato a meno di 3 chilometri dall’arrivo e questo mi ha permesso di prendere il comando. Non riesco ancora a crederci” ha commentato Lafay, vice campione europeo under 23 su strada nel 2018 dietro lo svizzero Marc Hirschi. Grazie al successo del 25enne corridore di Lione, la Cofidis è tornata a vincere al Giro d’Italia undici anni dopo il francese Damien Monier che si aggiudicò la Brunico-Pejo Terme e ancora indietro nel tempo Rik Verbrugghe vinse la tappa Cesena-Saltara nel 2016 sempre in maglia Cofidis.

Gavazzi ha strappato con le unghie e con i denti un meritevole secondo posto, a riprova della sua determinazione e della voglia di continuare a lottare per ottenere una tappa a 36 anni: “Un po’ di rammarico c’è, perché queste non sono occasioni che capitano spesso in una carriera quindi ci ho sperato e ci ho provato fino alla fine. Forse, col senno di poi, avrei dovuto inseguire prima Lafay che però è andato davvero molto forte. La gamba è buona, e sicuramente da qui alla fine del Giro io ci riproverò e questa è una promessa”.

Quinto posto di tappa per Carboni: “Purtroppo è un’occasione sfumata, quinto come nella mia prima fuga al Giro del 2019 dove presi all’epoca la maglia bianca di miglior giovane. Come allora voglio sicuramente riprovarci nelle prossime giornate per cercare il successo di tappa”.

Con il pensiero rivolto alla difficile tappa di montagna del giorno dopo in Abruzzo, il gruppo dei big di classifica è arrivato senza strafare al traguardo a 4’48” dal vincitore con il portoghese Joao Almeida (Deceuninck-QuickStep) decimo classificato a precedere gli altri con lo spagnolo Pello Bilbao (Bahrain Victorius) e Matteo Fabbro (Bora Hansgrohe) attardati a causa di una caduta prima di tagliare il traguardo.

La Maglia Rosa Attila Valter ha dichiarato: “All’inizio della tappa il gruppo si è diviso in due e mi sono ritrovato nella seconda parte. È stato un mio errore ma sono rimasto rilassato perché c’erano anche corridori come Bardet e Nibali ed eravamo ancora molto lontani dal traguardo”.

ORDINE D’ARRIVO 8°TAPPA FOGGIA – GUARDIA SANFRAMONDI

1. Victor Lafay (Fra, Cofidis) 170 km in 4.06’47” media 41,332 km/h

2. Francesco Gavazzi (Eolo-Kometa) a 36”

3. Nikias Arndt (Ger, Team DSM) a 37”

4. Nelson Oliveira (Por, Movistar Team) a 41”

5. Giovanni Carboni (Bardiani-CSF-Faizanè) a 44”

6. Kobe Goossens (Bel, Lotto-Soudal) a 58”

7. Victor Campenaerts (Bel, Lotto-Soudal) a 1’00”

8. Alexis Gougeard (Fra, AG2R Citroën Team) a 1’54”

9. Fernando Gaviria (Col, UAE Team Emirates) a 3’04”

10. João Almeida (Por, Deceuninck – QuickStep) a 4’48”

11. Aleksandr Vlasov (Rus, Astana-Premier Tech)

12. Diego Ulissi (UAE Team Emirates)

13. Remco Evenepoel (Bel, Deceuninck – QuickStep)

14. Gianni Moscon (Ineos Grenadiers)

17. Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers)

21. Giulio Ciccone (Trek Segafredo)

29. Attila Valter (Ung, Groupama-FDJ)

CLASSIFICA GENERALE DOPO L’8°TAPPA

1. Attila Valter (Ung, Groupama-FDJ) 31.10’53”

2. Remco Evenepoel (Bel, Deceuninck – QuickStep) a 11”

3. Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers) a 16”

4. Aleksandr Vlasov (Rus, Astana-Premier Tech) a 24”

5. Hugh John Carthy (GBr, EF Education Nippo) a 38”

6. Damiano Caruso (Bahrain Victorius) a 39”

7. Giulio Ciccone (Trek Segafredo) a 41”

8. Daniel Martin (Irl, Israel StartUp Nation) a 47”

9. Simon Yates (GBr, Team BikeExchange) a 49”

10. Louis Vervaeke (Bel, Alpecin-Fenix) a 50”

11. Davide Formolo (UAE Team Emirates) a 55”

12. Daniel Martínez (Col, Ineos Grenadiers) a 1’06”

13. Marc Soler (Spa, Movistar Team) a 1’14”

14. Romain Bardet (Fra, Team DSM) a 1’14”

16. Vincenzo Nibali (Trek Segafredo) a 1’43”

26. Joao Almeida (Por, Deceuninck-QuickStep) a 4’49”

MAGLIE

Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Attila Valter (Fra, Groupama – FDJ).

Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti – Tim Merlier (Bel, Alpecin-Fenix).

Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Gino Mäder (Svi, Bahrain Victorious).

Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – Attila Valter (Fra, Groupama – FDJ) ma indossata da Remco Evenepoel (Bel, Deceuninck – Quick-Step).

Credit fotografico LaPresse

Luca Alò
16/05/2021