Ciclismo> Giro d’Italia 104: a Stradella la stoccata vincente di un fenomenale Alberto Bettiol

Alberto Bettiol ha rispolverato la grinta e l’indole da attaccante puro come ai tempi del Giro delle Fiandre da lui vinto nel 2019: allo stesso modo è tornato ad alzare le braccia in segno di vittoria nella 18°tappa del Giro d’Italia numero 104 da Rovereto a Stradella di 231 chilometri.

La fuga da lontano è ancora arrivata in porto con il toscano Bettiol primo davanti a Simone Consonni, Nicholas Roche e gli altri ex compagni d’avventura, in una giornata relativamente tranquilla e al piccolo trotto per la maglia rosa Egan Bernal e per gli altri uomini di classifica giunti al traguardo con un ritardo di 23 minuti.

Dopo aver finito la 17°tappa con un pesante ritardo in cima al traguardo di Sega di Ala, il Giro d’Italia è rimasto orfano di Remco Evenepoel (Deceuninck – Quick Step), finito a terra nella discesa del Passo San Valentino, riportando lacerazioni cutanee multiple e contusioni varie. La prima esperienza al Giro d’Italia per il 21enne corridore belga si è conclusa in anticipo collezionando tre top-10 di tappa nella prima settimana (settimo nella cronometro di Torino, quarto a San Giacomo e settimo a Campo Felice).

Dopo Evenepoel un altro illustre forfait: quello di Giulio Ciccone (Trek Segafredo) con problemi alla schiena e nella notte anche qualche linea di febbre per i postumi della caduta che lo ha tolto dalla lotta per il podio, scivolando dalla quarta alla decima posizione in classifica generale a 11 minuti da Bernal.

Dal Trentino in Lombardia, è stata una frazione che ha attraversato la Pianura Padana, sconfinando per un breve tratto in Emilia Romagna e in Veneto, con alcuni saliscendi insidiosi concentrati negli ultimi 30 chilometri tra le colline dell’Oltrepò Pavese.

Ad avere via libera dal gruppo dopo 30 chilometri di corsa Andrea Vendrame (AG2R Citroen Team), Simon Pellaud (Svi, Androni Sidermec), Andrii Ponomar (Ukr, Androni Sidermec), Natnael Tesfatsion (Eri, Androni Sidermec), Samuele Battistella (Astana Premier-Tech), Gorka Izagirre (Spa, Astana Premier-Tech), Filippo Zana (Bardiani CSF Faizanè), Simone Consonni (Cofidis), Remi Cavagna (Fra, Deceuninck – Quick-Step), Alberto Bettiol (EF Education Nippo), Francesco Gavazzi (Eolo Kometa), Samuele Rivi (Eolo Kometa), Wesley Kreder (Ola, Intermarchè Wanty-Gobert), Patrick Bevin (NZl, Israel Start-Up Nation), Stefano Oldani (Lotto-Soudal), Dario Cataldo (Movistar Team), Nikias Arndt (Ger, Team DSM), Nico Denz (Ger, Team DSM), Nicolas Roche (Irl, Team DSM), Jacopo Mosca (Trek Segafredo), Alessandro Covi (UAE Team Emirates), Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e Gianni Vermeersch (Bel, Alpecin-Fenix) che si è aggiudicato il traguardo volante di Cremona, ritardo del gruppo maglia rosa al passaggio 12’25”.

Il cambio di passo è stato notevole nel drappello dei 19 battistrada che ha iniziato lentamente a sgretolarsi tra scatti e contrattacchi in vista del gran premio della montagna di terza categoria di Castana, preda del francese Cavagnà che si è trovato solitario al comando ma incalzato alle spalle da Bettiol e Denz.

Dopo aver fatto suo il traguardo volante di Broni, il francese ha dovuto fare i conti sull’ultima ascesa con il recupero e il sorpasso di slancio da parte di Bettiol che si è lanciato tutto solo alla conquista della vittoria, al culmine di un’azione da fuoriclasse in un finale al pari di una classica del Nord Europa tra curve, strappi e continui saliscendi.

Professionista dal 2014 e al terzo successo nella massima categoria, Bettiol ha voluto dedicare il successo alle vittime della funivia del Mottarone e con un velo di commozione al manager Mauro Battaglini scomparso lo scorso anno: “È stata una vittoria voluta e cercata. C’ero già andato vicino in un paio di occasioni. Stamattina il mio capitano Hugh Carthy mi ha dato il via libera per andare all’attacco, devo ringraziarlo così come tutta la squadra per questa opportunità. È sempre difficile andare in fuga nella terza settimana del Giro, oggi erano in tanti a volerci provare. Sapevo di andare più forte di Cavagna in salita ma dovevo batterlo mentalmente scattandogli in faccia una volta ripreso. Nella terza settimana di un grande giro siamo tutti molto stanchi quindi l’aspetto mentale fa la differenza”.

Un elogio particolare per il secondo posto di tappa a Consonni che è riuscito a sopravanzare Roche negli ultimi 200 metri: “Non volevo farmi scappare questa occasione. Per questo prima della partenza ho parlato con la squadra per avere via libera in un finale di tappa non facile. Sono partito con l’intenzione di vincere e ho provato a dire la mia. Un Giro ottimo per me con due belle fughe concluse con un secondo e un quarto posto ma anche tanto lavoro allo sprint come apripista di Elia Viviani”.

Egan Bernal è diventato il primo atleta colombiano nella storia della Corsa Rosa a raggiungere la cifra di 10 giorni in maglia rosa: “Spero di essermi ripreso dal momento di difficoltà che ho avuto ieri anche se è difficile dirlo con sicurezza. Oggi siamo partiti a tutta e sono stato sempre a routa dei miei compagni di squadra. In ogni caso mi sono sentito molto meglio di ieri. È speciale sapere di essere il colombiano che ha vestito per più giorni la maglia rosa ma la cosa più importante per me sarà indossarla sul podio di Milano. Non posso dire di essere super fiducioso di riuscirci perché negli ultimi anni abbiamo visto come nelle ultime tappe possa succedere veramente di tutto”.

ORDINE D’ARRIVO 18°TAPPA ROVERETO – STRADELLA

1. Alberto Bettiol (EF Education First) 231 km in 5.14’43” media 44,040 km/h

2. Simone Consonni (Cofidis) a 17”

3. Nicolas Roche (Irl,Team DSM) a 18”

4. Nikias Arndt (Ger, Team DSM)

5. Diego Ulissi (UAE Team Emirates)

6. Samuele Battistella (Astana-Premier Tech)

7. Filippo Zana (Bardiani-CSF-Faizanè)

8. Natnael Tesfatsion (Eri, Androni Sidermec)

9. Rémi Cavagna (Fra, Deceuninck-Quick Step) a 24”

10. Jacopo Mosca (Trek-Segafredo) a 1’12”

11. Stefano Oldani (Lotto Soudal) a 1’34”

12. Dario Cataldo (Movistar Team)

14. Andrea Vendrame (AG2R Citroen Team) a 2’11”

16. Samuele Rivi (Eolo Kometa) a 2’58”

20. Francesco Gavazzi (Eolo Kometa) a 7’09”

24. Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) a 23’30”

26. Gianni Moscon (Ineos Grenadiers)

29. Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers)

33. Damiano Caruso (Bahrain Victorious)

38. Simon Yates (GBr, Team BikeExchange)

CLASSIFICA GENERALE DOPO LA 18°TAPPA

1. Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers) 77.10’18”

2. Damiano Caruso (Bahrain Victorious) a 2’21”

3. Simon Yates (GBr, Team BikeExchange) a 3’23”

4. Aleksandr Vlasov (Rus, Astana-Premier Tech) a 6’03”

5. Hugh Carthy (GBr, EF Education-Nippo) a 6’09”

6. Romain Bardet (Fra, Team DSM) a 6’31”

7. Daniel Martínez (Col, Ineos Grenadiers) a 7’17”

8. João Almeida (Por, Deceuninck – Quick-Step) a 8’45”

9. Tobias Foss (Nor, Jumbo-Visma) a 9’18”

10. Daniel Martin (Irl, Israel Start-Up Nation) a 13’37”

14. Davide Formolo (UAE Team Emirates) a 29’17”

16. Lorenzo Fortunato (Eolo Kometa) a 38’31”

21. Vincenzo Nibali (Trek Segafredo) a 45’12”

MAGLIE

Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers).

Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti – Peter Sagan (Svk, Bora – Hansgrohe).

Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Geoffrey Bouchard (Fra, AG2R Citroen Team).

Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers), indossata da Aleksandr Vlasov (Rus, Astana – Premier Tech).

Credit fotografico LaPresse

Luca Alò
28/05/2021