Calcio> Alba Roma, Luca Turella “Ai bambini do sempre lo stesso consiglio: divertitevi”

Parola ad uno degli istruttori della scuola calcio della società biancoverde, da 5 anni all’interno del progetto

Da cinque anni con il gruppo Alba Roma, Luca Turella è pronto per vivere un’altra stagione insieme ai suoi piccoli allievi. A lui, che collabora strettamente con un’istituzione del settore come Viero Vignoli, sono stati affidati i gruppi dal 2015 al 2017. Un compito delicato, perché si tratta di giovanissimi calciatori che hanno tutto da imparare, con il divertimento però sempre al primo posto. “I bambini a questa età, soprattutto quelli che sono al primo anno di scuola calcio, sono pieni di entusiasmo. Un qualcosa che ti travolge e ti permette di lavorare bene. Al mio fianco ho poi una persona come Viero che mi ha permesso di crescere e capire i momenti di ogni bambino. Questo, legato insieme alla naturale empatia che nasce e che ogni istruttore di calcio deve avere, rende il rapporto con i gruppi e con ogni singolo bambino davvero particolare. Sono in una fase di crescita e quindi all’interno di ogni gruppo possiamo trovare il bambino più timido e quello più estroverso, quello più calmo e quello più vivace, ma tutti sono mossi dall’entusiasmo, che è legato al calciare il pallone, un’emozione che tutti viviamo, chi in un modo chi un altro, almeno una volta nella vita. L’Alba Roma è molto attenta alla loro crescita e per questo credo che la creazione di un modello unico per tutte le squadre sia qualcosa di molto interessante. Lavorare tutti nello stesso modo, con le stesse modalità e la stessa voglia permette di avere un’impronta che poi seguirà questi bambini anche nel mondo dell’agonistica e renderà il lavoro più semplice in futuro. La società ha delle idee innovative che non vedo l’ora di mettere in pratica. Ai più piccoli però, prima di qualsiasi tipo di insegnamento, do sempre lo stesso consiglio: divertitevi, perché lo sport deve divertire. Ovviamente non devono prendere tutto alla leggera, ma quel che è più importante è che vengano al campo sempre col sorriso, loro ed i loro genitori. In questo modo abbiamo già vinto tutti”.

Ufficio Stampa