Fantastica tripletta per la nazionale di arrampicata agli European Games

Un crescendo di emozioni per la Nazionale Italiana di Arrampicata e per tutta la delegazione della FASI in questa trasferta a Cracovia per la terza edizione degli European Games, che resteranno senza dubbio indelebili nella memoria di tutto il team.

L’arrampicata sportiva italiana infatti torna a casa con il dolce peso di 3 medaglie (2 argenti e 1 bronzo) conquistate nelle 3 specialità di gara (Lead, Boulder e Speed) in un avvincente confronto con i migliori climbers di tutta Europa.

Nella specialità di velocità (Speed) abbiamo potuto contare su una squadra di tutto rispetto: due velociste donne (Beatrice Colli e Giulia Randi) che si sfidano a colpi di record italiano, e due sprinter maschi (Ludovico Fossali e Matteo Zurloni) che si sfidano a colpi di record europeo!

Agli European Games è riuscita a conquistare la medaglia di bronzo Beatrice Colli, 18 anni, valtellinese di nascita e lecchese d’adozione. Ha da poco stabilito il nuovo record italiano scendendo sotto i 7″ (6,90″): è la quarta donna a riuscirci in Europa, assieme alle polacche Aleksandra Miroslaw, Natalia Kalucka, Aleksandra Kalucka, e fra le 10 al mondo capaci di stabilire questi tempi.

Beatrice è stata Campionessa Italiana 2021 e 2022, nonchè Campionessa del Mondo Giovanile negli stessi anni. Dal 2022 fa parte della squadra delle Fiamme Oro e partecipa a gare di Coppa Europa e Coppa del Mondo Senior, quindi è abituata a competere ad altissimo livello internazionale.

Giovedì 22 giugno agli European Games è arrivata in semifinale e si è trovata ad affrontare la quasi leggendaria Miroslaw, cadendo. Ha sfruttato però al massimo tutte le energie rimanenti nella finale per il terzo posto, conquistando con grinta e concentrazione un meritatissimo bronzo, dopo le due fortissime atlete polacche (oro a Natalia Kaluska e argento alla Miroslaw).

Dopo la gara Beatrice ha spiegato alla stampa che non ha potuto rendere al 100% a causa di un problema dentale che l’ha costretta all’uso di antibiotici e al poco riposo nelle notti precedenti. È stata però soddisfatta di come la sua mente abbia reagito prontamente allineandosi alle sue energie fisiche e permettendole questo bellissimo risultato.

L’organizzazione è stata perfetta, mi hanno fatta sentire estremamente speciale e ora le motivazioni crescono in vista delle qualificazioni per le Olimpiadi di Parigi” ha affermato la supervelocista azzurra.

Sabato 24 giugno, dopo una giornata infinita e piena di complicazioni metereologiche, si è disputata la finale della specialità con imbrago, la Lead, in cui il ventenne cuneese Giorgio Tomatis ha conquistato una fantastica medaglia d’argento.

La programmazione della competizione è stata resa complicata dal maltempo, che ha costretto a rinvii e a modifiche degli orari. Così i finalisti, fra cui Tomatis e Davide Colombo, hanno dovuto attendere tantissime ore in isolamento e mantenere la concentrazione fino ad un orario insolito per una competizione.

Le emozioni non sono mancate, con molti atleti arrivati più o meno allo stesso numero di prese e con alcune cadute ad inizio via davvero inaspettate, come quella dello svizzero Jonas Utelli.

Ma la vera adrenalina è salita dopo la gara, per stabilire il corretto punteggio da attribuire agli atleti: dopo una lunga attesa è arrivato il tanto atteso verdetto che ha permesso a Giorgio di salire correttamente sul secondo gradino del podio.

Giorgio, che milita nella squadra del Centro Sportivo Esercito, vanta già 8 medaglie collezionate in varie tappe di Coppa Europa dal 2018 ad oggi e in questo stesso weekend farà parte della squadra italiana impegnata in Coppa del Mondo a Villars, in Svizzera (così come Beatrice).

Stringendo con orgoglio la medaglia ha commentato: “Sono felicissimo, è stato molto emozionante salire su quel podio dopo aver fatto l’isolamento più lungo della mia vita sportiva e aver iniziato la gara così tardi. Avevo la sensazione di essere in vantaggio rispetto all’atleta israeliano (Yuval Shemla) e all’austriaco (Mathias Posh), ma l’attesa prima della decisione è davvero sembrata infinita.

A conquistare la medaglia d’oro, con una sola presa in più rispetto a Tomatis, è stato il francese Diego Fourbet e il bronzo è andato a Mathias Posh. 

Domenica 25 giugno è arrivata la terza medaglia per il team azzurro, nella terza specialità, il Boulder. In una finale gestita con maturità, prontezza e grinta l’azzurra Giulia Medici ha saputo scatenare l’entusiasmo del pubblico esordendo e chiudendo la sua performance con due top flash (realizzati cioè in un unico tentativo, al primo colpo). Nei 4 blocchi affrontati ha saputo gestire con abilità la gara, in modo da conquistare il podio, grazie all’esiguo numero di tentativi fatti per raggiungere zone e top. L’unica capace di superarla è stata la francese Zélia Avezou, che ha raggiunto tutti e 4 i top, mentre la medaglia di bronzo è andata alla slovena Lucija Tarkus.

Giulia Medici, ventitreenne emiliana, milita nella SSD Sport Promotion di Scandiano, ed è presente in Nazionale dal 2014, con una notevole esperienza di competizioni a livello europeo e mondiale.

Giunta a Casa Italia, tra i complimenti dei presenti, la Medici ha raccontato: “Sono molto contenta di come è terminata questa finale, soprattutto dal punto di vista della gestione delle emozioni, perché l’obiettivo in questa gara era divertirmi il più possibile, osare un po’ di più, come faccio in allenamento, e riuscire a farlo anche in gara. In semifinale ci sono riuscita fino quasi all’ultimo blocco dove è subentrata la pressione del risultato ed ha avuto la meglio sulla mia gestione emotiva. Invece in finale sono contenta di essermela gestita bene fino all’ultimo, anche se l’ultimo blocco era quello decisivo, ma son riuscita a godermi veramente ogni istante e a fare il mio, quello che so fare e che amo fare.

Orgoglioso dei risultati il Presidente FASI Davide Battistella, che ha commentato: “È stata una avventura importante per la Federazione di Arrampicata Sportiva Italiana ed è grande la soddisfazione di tornare a casa con 3 medaglie nelle 3 discipline, che hanno gratificato i nostri atleti e dato uno stimolo in più a tutto il team per migliorare e crescere ulteriormente.”

Con queste medaglie la squadra azzurra è rientrata in Italia, con la consapevolezza di avere a disposizione ottimi atleti, capaci di darci in futuro ulteriori soddisfazioni e di esser nel presente dei modelli di riferimento per tutti quelli che si avvicinano per la prima volta a questo sport, a cui la FASI ha dato supporto e sostanza.
L’embrione della Federazione è nato nel 1987, nel 1990 ha ricevuto il riconoscimento di Disciplina Associata al CONI; nel 2007 è nata la Federazione Internazionale -IFSC- sotto l’egida italiana, che oggi conta 74 federazioni nazionali; nel 2016, in occasione della Sessione del CIO a Rio de Janeiro, l’Arrampicata Sportiva è stata inserita nel Programma Olimpico per il Giochi di Tokyo 2020; nel dicembre 2021 è stato deliberato il riconoscimento del CONI quale Federazione Sportiva Nazionale. La FASI per il 2023 conta più di 60.000 tesserati.

Il passo più importante per la FASI” sostiene il Presidente Battistella “è stato raggiungere lo status di Federazione Sportiva Nazionale, per cui abbiamo a lungo combattuto. Un riconoscimento da parte del Coni che ha messo l’arrampicata alla pari con sport più blasonati: calcio, pallacanestro, pallavolo. Un grande risultato per me e il mio staff che è arrivato grazie ai risultati sportivi e ai risultati di crescita, alla ristrutturazione dell’intera Federazione nel periodo del nostro mandato. Diventare riferimento nazionale per tutta l’attività sportiva agonistica come Federazione, rispetto a prima che eravamo solo Disciplina Sportiva Associata, ha rappresentato un notevole salto di qualità.

Le 3 medaglie conquistate agli European Games rappresentano un importante segnale di crescita, anche in vista delle qualifiche olimpiche di Parigi”

Paola Lungo
Ufficio Stampa
FEDERAZIONE ARRAMPICATA SPORTIVA ITALIANA