Parigi 2024: Bertocchi e Pellacani quarte dal trampolino sincro

Il quarto posto per cominciare. Nella prima finale dei tuffi all’Aquatics Centre di Saint-Denis, Elena Bertocchi e Chiara Pellacani si piazzano ai piedi del podio nel trampolino sincro con 293.52 punti. Vincono le cinesi, bicampionesse del mondo, Chang Yeni e Chen Yani, per la prima volta campionesse olimpiche con 337.68. La loro è la medaglia d’oro numero 48 della Cina ai Giochi Olimpici, una in meno degli Stati Uniti vicino ad essere sorpassarti nel ranking all time.
Il piazzamento di Bertocchi e Pellecani è prestigioso e raggiunto con una gara priva di sbavature, seppur senza acuti che potessero inserirle nella lotta per le medaglie aperte solo all’ultimo round da un clamoroso errore della coppia australiana, che butta via la medaglia in concorrenza con gli Usa per l’argento e apre le speranze alle azzurre che, però, avrebbero dovuto realizzare un doppio e mezzo indietro carpiato clamoroso, da 8 di media. Invece arrivano 62.10 onestissimi punti, 10 in meno di ciò che era difficilmente auspicabile.
Venerdì 2 agosto saliranno sul trampolino sincro Lorenzo Marsaglia e il capitano Giovanni Tocci, vice campioni del mondo in carica, che proveranno a far saltare il banco in una finale a dir poco apertissima e incerta, che dovrebbe raccogliere in pochi punti le otto coppie in gara.

LA GARA
Le cinesi campioni del mondo Chang Yeni e Chen Yani aprono gli obbligatori con l’ordinario indietro carpiato che rasenta la perfezione e merita 52.80 punti; molleggio, spinta e altezza, c’è tutto. Le statunitensi Bacon e Cook non sono da meno con 49.20 nello stesso salto (qualche spruzzo in più). Elena Bertocchi e Chiara Pellacani iniziano la serie degli obbligatori con l’ordinario ritornato carpiato e sono le uniche a portarlo insieme alle ucraine: azzurre coordinate e determinate, figura unica e 49.20 punti per cominciare. Le nostre sorelle ucraine trovano, invece, maggiori difficoltà nell’esecuzione.
Nel secondo obbligatorio, il rovesciato carpiato, Elena e Chiara dopo il salto sono brave a recuperare e con 45 punti sono seste nel ranking parziale a 2.4 punti dalle britanniche, terze.
Le campionesse del mondo sono già salde al comando dopo il primo dei tre salti liberi: il doppio e mezzo ritornato carpiato (coefficiente 3.0) sembra fuori dalla portata delle altre coppie. Esercizio plastico e ingresso senza schizzi e 77.40 punti. Le azzurre con il loro doppio e mezzo avanti con un avvitamento carpiato ottengono 68.40: la parabola è buona, ma la zona podio completata dall’Australia è a 6.60 punti
Il quarto round non cambia gli equilibri e dopo il triplo e mezzo avanti carpiato (68.82) Bertocchi e Pellacani sono a 13 punti dal terzo posto. Nel triplo e mezzo avanti carpiato (68.82) Elena è veloce nella rotazione e Chiara ottima nell’entrata.
Quindi l’epilogo. Chang Yeni e Chen Yani stravincono aggiungendo 76.50 punti con uno splendido avvitamento e toccando i 337.68; le statunitensi, sebbene la parabola non sia perfetta, si garantiscono il secondo posto (314.64). Harper e New Jensen nel triplo e mezzo carpiato sono quasi perfette (70.68) e si piazzano terze con 302.28. L’Australia paga il nervosismo e finisce fuori dal podio. Per le azzurre è il tuffo della vita; servono 70 punti. “Uno, due, tre”, conta Chiara. Il tuffo è buono, doppio e mezzo indietro carpiato, ma non oltre 62.10 che le mantiene al quarto posto (293.52), davanti alle aussie.

I COMMENTI
“Siamo tutte in forma. Alle Olimpiadi bisogna essere pronti a questo tipo di gare. Tutte saltano molto bene, comprese noi – spiega Chiara Pellacani – Della prestazione siamo contente, però c’è chi è stato più brava. Così funziona lo sport”. “Le australiane alla vigilia erano quotate come probabili argento – aggiunge Elena Bertocchi – Noi abbiamo saltato bene. Il quarto posto certamente fa rosicare però non abbiamo nulla da rimproverarci; più di cosi penso che non potevamo fare, forse qualche punto qua e là, ma non tale da colmare la differenza. Il terzo posto era a nove punti, arrivarci era davvero difficile e per com’è andata, forse, meglio 9 punti che due punti dal bronzo”. “Se proprio vogliamo andare a trovare qualcosa che non è andato come speravamo – continua Elena – è sicuramente il secondo obbligatorio; potevamo raccogliere 2/3 punti in più. Premetto che di solito viene peggio, quindi è venuto molto bene, però ancora ci manca qualcosa rispetto alle prime coppie”. “E’ stato un buon inizio di Olimpiade – riprende la parola Chiara – perché stiamo sempre parlando di un quarto posto, una buonissima prestazione e stiamo gareggiando con gli atleti più forti del mondo; ora ci riposiamo un po’ e tra dieci giorni, il 7 agosto, avremo la gara individuale. Avremo tempo anche di ripensare a questa gara e poi lasciarla andare. Sicuramente ci darà più carica per andare avanti. Resettiamo e ripartiamo. Già non vedo l’ora di gareggiare di nuovo”. “La stessa cosa vale per me – conclude Elena – Rispetto al settimo posto di Tokyo è un altro tipo di amaro in bocca. Aspetto la gara individuale tranquilla, felice, curiosa di vedere cosa saprò fare”.

I TUFFI DI BERTOCCHI E PELLACANI 293.52
ordinario ritornato carpiato 49.20
ordinario rovesciato carpiato 45.00
doppio e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 68.40
triplo e mezzo avanti carpiato 68.82
doppio e mezzo indietro carpiato 62.10

LA STORIA
Il programma olimpico dei tuffi di Parigi 2024 si apre con la finale diretta del trampolino sincro femminile. Per l’Italia si tratta della quinta partecipazione consecutiva dopo quelle di Batki-Dallapè nel 2008 a Pechino (seste), Cagnotto-Dallapè a Londra 2012 (quarte), Cagnotto-Dallapè a Rio del Janeiro 2016 (seconde), Bertocchi-Pellacani a Tokyo 2021 (settime) e Bertocchi-Pellacani quest’anno (quarte).

Elena Bertocchi è una delle veterane del gruppo; 29enne meneghina – tesserata per Esercito e Canottieri Milano – nel suo ricco palmares ci sono una medaglia iridata (il bronzo dal metro a Budapest 2017) e undici europee. E’ un’araba fenice che rinasce sempre dalle ceneri. Una prima svolta nella sua carriera è stato il trasferimento da Milano a Roma: il carattere di Elena cambia e da introverso diventa estroverso, rivelando una ragazza timida, dolce, sensibile ma sempre con il sorriso sulle labbra. A marzo del 2023 ha affrontato un delicato intervento alla schiena che ha eliminato cronici problemi che l’hanno attanagliata dagli europei di Kiev 2019 fino a quelli di Roma 2022 dove ha gareggiato, vincendo l’oro dal metro, ma con grande sofferenza. Laureata in scienze motorie, ama ascoltare musica (la sua cantante preferità è Ozuna) e leggere libri gialli. Ha un cane bellissimo Chloè ed è diventata tifosa della Roma.

Chiara Pellacani, ventuno anni compiuti a settembre, romana, allenata da Tommaso Marconi e tesserata per Fiamme Gialle ed MR Sport F.lli Marconi. Ha conquistato quattordici medaglie consecutive tra gli Europei di Roma 2022 e quelli di Cracovia 2023; agli Europei di Kiev 2019 è stata d’oro dalla piattaforma sincro in coppia con Noemi Batki; vice campionessa iridata dal sincro mixed 3 metri, sempre in coppia con Matteo Santoro, a Budapest 2022. E’ il talento per eccellenza dei tuffi italiani, sulle orme di Tania Cagnotto. A dicembre 2021 si è trasferita negli States per studiare alla Louisiana State University; ad agosto cambierà e andrà alla Univeristy of Miami. Su Instagram ha oltre 16.500 follower. E’ appassionata di serie TV, tra le sue preferite c’è Prison Break. E fino a un po’ di tempo fa aveva paura di volare. Ai mondiali di Fukuoka è stata sesta dal metro e soprattutto con il bronzo con pass olimpico nel sincro da 3 metri in coppia con Elena Bertocchi e terza nel mixed in coppia con il “fratello” Matteo Santoro; bronzo confermato a Doha 2024.

Azzurri e iscrizioni gara

Elena Bertocchi (Esercito/Canottieri Milano) sincro trampolino 3 metri, trampolino 3 metri
Maia Biginelli (Fiamme Oro) piattaforma
Riccardo Giovannini (Fiamme Oro) piattaforma
Sarah Jodoin di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi) piattaforma
Andreas Sargent Larsen (Fiamme Oro/CC Aniene) piattaforma
Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene) sincro trampolino 3 metri, trampolino 3 metri
Chiara Pellacani (Fiamme Gialle/MR Sport F.lli Marconi) sincro trampolino 3 metri, trampolino 3 metri
Giovanni Tocci (Esercito/AQA Cosenza) sincro trampolino 3 metri, trampolino 3 metri

Programma gare e risultati all’Aquatics Centre

1^ giornata – sabato 27 luglio
Sincro trampolino 3 metri fem – FINALE

  1. Chang Y.-Chen Y. (CHN) 337.68
  2. S. Bacon-K. Cook (USA) 314.64
  3. Y. Harper-S. Mew Jensen (GBR) 302.28
  4. E. Bertocchi-C. Pellacani (ITA) 293.52

2^ giornata – lunedì 29 luglio
11.00 Sincro piattaforma mas – FINALE
Nessuna coppia italiana in gara

3^ giornata – mercoledì 31 luglio
11.00 Sincro piattaforma fem – FINALE
Nessuna coppia italiana in gara

4^ giornata – venerdì 2 agosto
11.00 Sincro trampolino 3 metri mas – FINALE
con Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia

5^ giornata – lunedì 5 agosto
10.00 Piattaforma fem – Eliminatorie
con Sarah Jodoin di Maria e Maia Biginelli

15.00 Piattaforma fem – Semifinali

6^ giornata – martedì 6 agosto
10.00 Trampolino 3 metri mas – Eliminatorie
con Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci

15.00 Piattaforma fem – FINALE

7^ giornata – mercoledì 7 agosto
10.00 Trampolino 3 metri mas – Semifinali

15.00 Trampolino 3 metri fem – Eliminatorie
con Chiara Pellacani ed Elena Bertocchi

8^ giornata – giovedì 8 agosto
10.00 Trampolino 3 metri fem – Semifinali

15.00 Trampolino 3 metri mas – FINALE

9^ giornata – venerdì 9 agosto
10.00 Piattaforma mas – Eliminatorie
con Andreas Sargent Larsen e Riccardo Giovannini

15.00 Trampolino 3 metri fem – FINALE

9^ giornata – sabato 10 agosto
10.00 Piattaforma mas – Semifinali

15.00 Piattaforma mas – FINALE

Formula e regolamento. Finale diretta per le gare sincro. Invece per le prove individuali sono previste eliminatorie, semifinali cui accedo i migliori diciotto e le finali a dodici.

LA VENUE. L’Aquatics Centre di Saint-Denis è una delle due strutture permanenti costruite per ospitare le gare di nuoto artistico, pallanuoto e tuffi. Avrà una capienza di 5 mila persone durante i Giochi, che sarà dimezzata per gli eventi successivi. Il tetto è interamente coperto di pannelli fotovoltaici: in questo modo l’impianto sarà indipendente dal punto di vista energetico.

L’ITALIA DEI TUFFI AI GIOCHI

Medaglie olimpiche nei tuffi (3 ori, 5 argenti e 3 bronzi)

Ori 3
Città del Messico 1968 / Klaus Dibiasi nella piattaforma
Monaco 1972 / Klaus Dibiasi nella piattaforma
Montreal 1976 / Klaus Dibiasi nella piattaforma

Argenti 5
Tokyo 1964 / Klaus Dibiasi nella piattaforma
Città del Messico 1968 / Klaus Dibiasi nel trampolino 3 metri
Monaco 1972 / Giorgio Cagnotto nel trampolino 3 metri
Montreal 1976 / Giorgio Cagnotto nel trampolino 3 metri
Rio de Janeiro 2016 / Tania Cagnotto e Francesca Dallapè nel sincro trampolino 3 metri

Bronzi 3
Monaco 1972 / Giorgio Cagnotto nella piattaforma
Mosca 1980 / Giorgio Cagnotto nel trampolino 3 metri
Rio de Janeiro 2016 / Tania Cagnotto nel trampolino 3 metri

Foto Andrea Staccioli / DBM

Fin