Parigi 2024: Staffetta veloce di bronzo, Martinenghi in finale

Le frecce tricolori illuminano la prima serata della 33esima edizione dei Giochi Olimpici di Parigi, nel palcoscenico della Defense Arena. Una favolosa impresa contro avversari che nell’ultimo quadriennio sono cresciuti smisuratamente. La staffetta 4×100 stile libero ripete lo show regalato a Tokyo, quando fu d’argento, e si prende un bronzo dal peso specifico pazzesco. Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Paolo Conte Bonin e Manuel Frigo sono gli attori protagonisti di una gara mostruosa, che li vede battuti solamente dagli Stati Uniti, che diventano così bicampioni olimpici, e dall’Australia che in Giappone fu terza. Il quartetto azzurro chiude in 3’10″70, lontani sessantanove centesimi dal record italiano siglato dagli stessi attori, ma con Conte Bonin al posto di Zazzeri, in Giappone ma è un dettaglio di una serata straordinaria. La cavalcata è aperta da Alessandro Miressi che al lancio è settimo, in linea con la concorrenza, in 48″04; poi entra in scena un funambolico Thomas Ceccon che in 47″44, con un passaggio monstre in 22″51, recupera cinque posizioni e si mette addiriturra in scia agli Usa con Chris Giuliano che comunque stampa un super 47″33; il fenomeno di Schio lascia il testimone ad un sublime Paolo Conte Bonin che non si fa intimorire e in 48″16 mantiene gli alfieri italiani terzi, scavalcati dagli aussie trascinati dal 47″73 di Kai Taylor; infine la chiusura d’autore di Manuel Frigo che con un 47″06 di livello mondiale certifica un bronzo commovente. Gli Stati Uniti vincono in 3’09″28 e l’Australia è seconda in 3’10″35.
“Medaglia importantissima ed io sono molto felice – afferma Ceccon, tesserato per Fiamme Oro e Leosport e seguito al Centro Federale di Verona da Alberto Burlina – E’ una medaglia che pesa tantissimo e forse potevamo attaccare anche l’Australia. Oggi c’era un po’ di tensione ma alla fine mi sono sciolto; la vasca è pià lenta rispetto alle altre e potrebbe essere un fattore”, conclude il 23enne di Schio.
Poi Alessandro Miressi – tesserato per Fiamme Oro e CN Torino, seguito da Antonio Satta – soddisfatto a metà. “Ovviamente sono contento per la medaglia e per esserci confermati sul podio olimpico – racconta il 27enne piemontese – Non sono però felice della mia frazione. Mi dispiace perché non ho dato il massimo: è stato un mezzo scivolone che devo resettare per la prova individuale”. Sorride il 28enne di Cittadella Frigo: “Non mi aspettavo di andare così forte. Ci credevamo molto anche se sapevamo che non era facile – dichiara il veneto, tesserato per Fiamme Oro e Team Veneto e preparato al Centro Federale di Ostia da Claudio Rossetto – C’era un po’ di pressione intorno a noi ma siamo rimasti concentrati e non abbiamo deluso le aspettative”. Emozionato, infine, Paolo Conte Bonin altro allievo di Rossetto: “E’ per me un’emozione indescrivibile. Non so cosa dire e ancora devo realizzare – chiosa il 22enne di Thiene, tesserato per Fiamme Oro e Team Veneto – Questa mattina ero un po’ teso in batteria; invece in finale mi sono caricato anche per le urla e l’incitamento dei tifosi”.
Una medaglia storica quella della staffetta veloce che ha archiviato il secondo podio consecutiva nella “staffetta veloce” olimpica, fatto senza precedenti nelle prove a squadre del nuoto. Nell’occasione, Alessandro Miressi e Thomas Ceccon si sono aggiunti alla ristretta cerchia di nuotatori azzurri capaci di ottenere almeno tre medaglie olimpiche. Il rinomato club comprende Novella Calligaris e Massimiliano Rosolino unico ad aver conquistato il poker.
Un altro dato, che rende la portata di un’impresa d’eccellenza. La staffetta veloce maschile dopo Tokyo 2020 non è mai scesa dal podio nelle più importanti manifestazioni internazionali: bronzo iridato a Budapest 2022, oro agli Europei di Roma 2022 e argento iridato a Fukuoka 2023 e Doha 2024.
L’emozione del direttore tecnico Cesare Butini. “I ragazzi sono stati splendidi e la squadra è molto coesa. E’ una medaglia diversa dall’argento di Tokyo, ma l’ingresso nella staffetta di Conte Bonin, che è un 2002, ci fa ben sperare per il futuro. La frazione di Ceccon è stata strepitosa e ci fa ben sperare per le sue gare individuali che iniziano domenica”.

4X100 FEMMINILE PER IL FUTURO
Nessun rimpianto, anzi la certezza che potranno scrivere capitoli di storia del nuoto italiano perchè la loro giovanissima età porterà un futuro ricco di successi e soddifazioni. Sofia Morini (54″16), Chiara Tarantino (54″27), Sara Curtis (54″24), Emma Virginia Menicucci (53″84) sono ottave in 3’36″51 lontane sessantuno centesimi dal record italiano siglato da Erika Ferraioli, Silvia Di Pietro, Aglaia Pezzato e Federica Pellegrini in batteria alle Olimpiadi di Rio 2016. Ma per il quartetto azzurro, il più giovane tra le otto sui blocchi nella serata parigiana, non possono che esserci sorrisi, perché già la qualificazione in finale, dopo aver nuotato in batteria un favoloso 3’36″28 con Sofia Morini che ha eguagliato il suo personale (53″92) al lancio, è stato un traguardo fenomenale. L’oro è dell’Australia, trascinata in ultima frazione da Meg Harris (51″94), che domina in 3’28″92; l’argento degli Stati Uniti in 3’30″20 e il bronzo della Cina in 3’30″30.

TETE IN UNA FINALE STELLARE, VIBERTI OUT
Pimpante fisicamente e motivato psicologicamente per una stagione in cui non ha mollato nulla e nella quale vuol provare a porre la ciliegina sulla torta. Nicolò Martinenghi, tirato a lucido come nelle grande occasioni, si prende con il sesto crono la finale dei 100 rana, che si preannuncia di livello straordinario, e proverà a difendere, se ci riuscisse sarebbe una magistrale impresa, il bronzo di Tokyo 2020. Il 23enne di Varese, primatista italiano (58″26) e vice campione del mondo – tesserato per CC Aniene – nuota in 59″28, con un super passaggio in 27″43 e (come al mattino) un ritorno più contratto in 31″85; accanto a Tete in corsia quattro il bicampione olimpico in carica e vincitore di tutto Sir Adam Peaty che sigla il miglior crono in 58″86 che precede il cinese e campione iridato di Fukuoka Qin Haiyang in 58″93. Il britannico e l’asiatico sono gli unici a scendere sotto ai 59″ al pomeriggio e in una vasca che non sembra felicissima. Terzo è l’olandese e argento di Tokyo Arno Kamminga in 59″12, quarto lo statunitense e campione iridato in carica dei 50 Nic Fink in 59″16 e quinto l’altro olandese Caspar Corbeau in 59″24. “Sono stanco. La fatica la sentivo molto anche quando nuotavo – racconta Martinenghi, allenato da Marco Pedoja – Stanchezza che incide un po’ anche sul tempo. Pensavo di nuotare più o meno come al Settecolli, 58 alto, in quel modo sarebbe stato perfetto. In realtà ho fatto fatica più del dovuto. Siamo comunque tutti li e bisogna saper sfruttare le grandi occasioni. Spero di essere al posto giusto al momento giusto. Non faccio calcoli, non sono preoccupato e non mi lascio condizionare da questa gara. Sono anni che nuoto tra i grandi, a questi livelli, e darò tutto quello che avrò. Ho imparato che il nuoto è molto strano: un giorno stai malissimo e quello dopo sei velocissimo”.
Bravo ma sfortunato Ludovico Blu Art Viberti ottavo come il tedesco Melvin Imoudu e quindi costretto allo spareggio. Il 22enne piemontese – tesserato per CN Torino, preparato da Antonio Satta – in semifinale chiude con la seconda prestazione personale di sempre in 59″38 (personale 59″27). Poi non trova lo spunto vincente, soprattutto nel secondo cinquanta, nello swim-off con Imoudu che tocca in 59″69 contro il 59″90 del ranista di Torino.

Così gli azzurri nelle semifinali e FINALI della 1^ giornata
Sabato 27 luglio

100 farfalla fem semi
RI 57″04 di Elena Di Liddo del 21/07/2019 a Gwangju

  1. Gretchen Walsh (Usa) 55″38 OR

400 stile libero mas
RI 3’43″23 di Gabriele Detti del 21/07/2019 a Gwangju

  1. Lukas Maertens (Ger) 3’41″78
  2. Elijah Winnington (Aus) 3’42″21
  3. Woomin Kim (Kor) 3’42″50

400 stile libero fem
RI 3’59”15 di Federica Pellegrini del 26/07/2009 a Roma
Migliore prestazione in tessuto 4’01”97 di Federica Pellegrini del 24/07/2011 a Shanghai

  1. Ariarne Titmus (Aus) 3’57″49
  2. Summer McIntosh (Can) 3’58″37
  3. Katie Ledecky (Usa) 4’00″86

100 rana mas semi
RI 58″26 di Nicolò Martinenghi del 19/06/2022 a Budapest

  1. Adam Peaty (Gbr) 58″86
  2. Nicolò Martinenghi 59″28 qual. in finale
  3. Ludovico Blu Art Viberti 59″38 swim-off con il tedesco Melvin Imoudu

Swim-off

  1. Melvin Imoudu (Ger) 59″69
  2. Ludovico Blu Art Viberti 59″90 eliminato

4×100 stile libero fem
RI 3’35”90 di Erica Ferraioli, Silvia Di Pietro, Aglaia Pezzato e Federica Pellegrini del 06/08/2016 a Rio de Janeiro

  1. Australia 3’28″92
  2. Usa 3’30″20
  3. Cina 3’30″30
  4. Italia 3’36″51
    Sofia Morini 54″16, Chiara Tarantino 54″27, Sara Curtis 54″24, Emma Virginia Menicucci 53″84

4×100 stile libero mas
RI 3’10”11 di Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri, Manuel Frigo del 26/07/2021 a Tokyo

  1. Usa 3’09″28
  2. Australia 3’10″35
  3. Italia 3’10″70
    Alessandro Miressi 48″04, Thomas Ceccon 47″44, Paolo Conte Bonin 48″16, Manuel Frigo 47″06

Foto Giorgio Scala e Andrea Masini/ DBM
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