Coppa Davis, Volandri: “E’ un risultato che abbiamo raggiunto tutti insieme”

Davis Cup Finals Group Stage 2024 Bologna 14/09/2024 Allenamento Italia Filippo Volandri Foto Giampiero Sposito

Archiviata la qualificazione per Malaga, Filippo Volandri fa i complimenti alla sua squadra: “A quelli che c’erano e a quelli che non c’erano”. La differenza, sottolinea, “l’ha fatta l’unione d’intenti tra giocatori, coach e federazione: è questo il nostro segreto”
16 settembre 2024

Felice per il ritorno a Malaga dove i suoi ragazzi potranno provare a difendere il titolo lì vinto l’anno scorso, è un Filippo Volandri visibilmente soddisfatto quello che in conferenza stampa ha riassunto le emozioni della settimana appena conclusasi a Bologna: “E’ un risultato che abbiamo raggiunto tutti insieme, la settimana è stata pazzesca, devo ringraziare i ragazzi e tutte le persone che stanno lavorando alle loro spalle: sono tante e tutti hanno fatto la loro parte. Devo poi ringraziare anche i ragazzi che non erano qui, ne posso portare solo cinque ma ne ho il doppio che avrei potuto portare qui. E’ stata una lotta continua, compreso l’ultimo doppio, sono partite queste che si vincono o si perdono per pochissimi punti, e non smetterò di ringraziare i ragazzi per la loro disponibilità, per esserci stati nelle difficoltà altrui. Lo hanno fatto, e non so cos’altro chiedergli”.

Acquisita la qualificazione, resterà da sciogliere adesso il nodo relativo alle convocazioni del team che prenderà il volo per Malaga: “Non lo so quando farò le convocazioni, quelle di un paio di mesi prima servono a poco, quello che abbiamo capito è che ciò che conta è come stanno i ragazzi una settimana prima ed è quella la parte più delicata perché devo dire a qualcuno che non farà parte della squadra, ma quella è anche la parte che ci porta fino in fondo. L’anno scorso ce la siamo dovuta sudare e anche oggi nonostante la qualificazione già acquisita, abbiamo sottolineato di essercelo meritato e novembre è ancora lontano”.

Condivisione, sostegno, rispetto reciproco. E’ un gruppo che dal punto di vista dei comportamenti non ha deluso esibendo un’armonia estranea alle generazioni passate di Davis: “Io ho esordito perché cinque giocatori che mi precedevano si rifiutarono di giocare – ricorda Volandri davanti ai microfoni – Da capitano ho imparato quel che avrei dovuto e quel che non avrei dovuto e voluto fare. Abbiamo ragazzi e coach speciali, la differenza la fa l’unione d’intenti da parte nostra e da parte loro e dei loro allenatori: è questo il segreto del tennis italiano”.

Presto per le convocazioni e presto anche per fare il punto su quelli che potrebbero essere i nostri avversari: “Non ho idea di cosa sia successo negli altri gironi – ammette il capitano azzurro – Siamo stati concentrati su noi stessi, ho trascorso tantissime ore seduto in panchina, ora sento parlare di Australia o Argentina, ma ho davvero dedicato pochissimo tempo agli altri gironi e dalla prossima settimana cominceremo a pensarci”.

Saranno comunque due mesi ad alta intensità quelli che si accinge a vivere il tennis italiano. Una volta staccato il pass per Malaga, si tratta ora di provare a bissare un successo che l’anno scorso pose fine a oltre quaranta anni di digiuno: “Possiamo ancora migliorare tutti – non ha dubbi Volandri – Questi ragazzi rispetto alle generazioni passate sono professionisti veri molto più preparati. La Davis porta a dare tutto e a non mollare mai. Noi cerchiamo di portare i messaggi giusti e ci lavoriamo tutto l’anno, dai giovani del settore tecnico in poi, e la fortuna è stata essere stati accanto a questi ragazzi fin da quando erano piccoli perché poi sono loro che fanno la differenza”.

Fitp