F1 GP Olanda, Verstappen fa tris. Male le Ferrari: Sainz quinto, out Leclerc

Max Verstappen ha trasformato la pole position in vittoria al Gran Premio d’Olanda per il terzo anno consecutivo, affrontando una gara ricca di azione e di pioggia per tagliare il traguardo davanti a Fernando Alonso e Pierre Gasly

Tutto è iniziato con spruzzi di pioggia prima dell’inizio della gara che si sono drammaticamente trasformati in un acquazzone nel corso del primo giro, inducendo strategie divise a monte e a valle dell’ordine: Verstappen ha guidato un gruppo di piloti che inizialmente sono rimasti fuori con le gomme slick e il compagno di squadra Perez ha guidato un gruppo ai box per montare le intermedie.

Ne è seguita una fase iniziale frenetica, in cui chi è passato presto alle intermedie è salito in cattedra, mentre chi è rimasto più a lungo sulle slick ha perso una serie di posizioni, prima che la pioggia si attenuasse e la pista si asciugasse gradualmente.

Con le Red Bull che hanno adottato le suddette strategie alternative, è stato Perez a guidare la gara, mentre Verstappen è scivolato in quarta posizione – dietro a Zhou Guanyu e Gasly – e ha dovuto lavorare per recuperare la P1.

Dopo essere riuscito a farlo con un ritmo nettamente superiore, Verstappen sembrava avviato verso la bandiera a scacchi e la vittoria su una pista asciutta come l’osso, solo che un’ulteriore pioggia si è fatta strada nel radar e ha colpito con forza la pista nelle fasi finali.

Questo ha portato a un’altra raffica di attività ai box e a una bandiera rossa dopo l’incidente di Zhou, che ha portato a una corsa di sette giri fino alla bandiera alla ripresa dell’azione, offrendo a Verstappen, doppio campione del mondo in carica, un’ultima prova da superare.

E Verstappen l’ha superata: ha mantenuto il sangue freddo alla ripartenza scivolosa e ha gestito il distacco da Alonso e Perez con grande abilità, confermando il suo combattuto trionfo ed eguagliando il record di vittorie di Vettel che resisteva dalla stagione 2013.

Il secondo posto di Alonso ha segnato il suo primo podio dal Canada, più di due mesi fa, mentre Perez ha tagliato il traguardo in terza posizione, ma è stato colpito da una penalità di cinque secondi per eccesso di velocità nella corsia dei box, promuovendo un felicissimo Gasly sul podio.

Perez si è dovuto accontentare del quarto posto dopo la sua sanzione, seguito dalla Ferrari di Carlos Sainz e dalla Mercedes di Lewis Hamilton, coinvolti in un conflitto a distanza con le ruote, mentre Lando Norris, Alex Albon, Oscar Piastri ed Esteban Ocon hanno completato i punti.

Lance Stroll ha mancato di poco la top-10 con l’altra Aston Martin, seguito da Nico Hulkenberg, dal debuttante in F1 Liam Lawson e da Kevin Magnussen – il pilota dell’AlphaTauri ha ricevuto una penalità di 10 secondi per aver ostacolato il danese nella corsia dei box.

A parte questo momento, si è trattato di un’ottima prestazione d’esordio per il 21enne neozelandese, che per il resto è rimasto fuori dai guai e ha mantenuto la sua auto in pista, concludendo con tre posizioni di vantaggio sul compagno di squadra Yuki Tsunoda, che ha preso una penalità di cinque secondi per aver causato una collisione con George Russell.

Valtteri Bottas è stato l’unica Alfa Romeo a terminare la gara dopo l’incidente di Zhou, con un 15° posto davanti a Tsunoda e Russell, quest’ultimo ha perso quello che sarebbe stato un piazzamento a punti dopo un contatto con Norris durante la corsa finale alla bandiera.

A Zhou si sono aggiunti Charles Leclerc, a causa di un danno riportato al primo giro che alla fine si è rivelato troppo impegnativo per proseguire la gara, e Logan Sargeant, che ha fatto seguito al suo incidente in qualifica con un altro pesante incidente.