Basket> Jump In English, le parole dei protagonisti americani

La coppia di progetti legati al mondo della scuola ideati dalla Benacquista Assicurazioni Latina Basket continua a riscuotere grande successo all’interno degli istituti scolastici. Jump In English, l’innovativo programma dedicato agli studenti di scuola media, e il Progetto Scuola rivolto invece agli alunni della scuola elementare hanno toccato un’altra tappa: l’Istituto Rodari di Latina. L’evento ha portato allegria e meraviglia tra i banchi di scuola e nella palestra dell’istituto scolastico, che hanno condiviso con i campioni nerazzurri giochi, chiacchiere e mini partite di pallacanestro. Per Jump In English i protagonisti americani, Jonathan Arledge e Keron DeShields, hanno parlato delle loro impressioni sul progetto e raccontato delle domande più curiose fatte dagli studenti.

“Jump In English” raccontato da Keron e Jonathan – Prosegue l’innovativo e originale progetto della Benacquista Assicurazioni Latina Basket “Jump In English” che ha toccato un’altra tappa: questa volta i protagonisti sono stati gli studenti della scuola secondaria dell’Istituto Comprensivo Da Vinci – Rodari di Latina. Grazie alla disponibilità dei dirigenti scolastici, il club nerazzurro ha organizzato una giornata emozionante e indimenticabile per tutti gli alunni del plesso Leonardo Da Vinci. Subito dopo la presentazione eseguita dal personale docente dell’Istituto, il Direttore Sportivo Luca Rallo ha dato il via all’attività porgendo i ringraziamenti alla scuola per l’ospitalità ricevuta e per l’entusiasmo dimostrato verso il particolare progetto della società Latina Basket. L’evento è stato moderato da John Angelori, collaboratore del club nerazzurro per il Progetto Jump In English che anche per questa quarta tappa ha avuto come protagonisti entrambi i giocatori statunitensi della Benacquista Jonathan Arledge e Keron DeShields. E sono proprio i due atleti della Benacquista a raccontare il progetto dal loro punto di vista spiegando le sensazioni provate e le impressioni avute nel corso delle tappe eseguite presso varie scuole.

Keron DeShields: Jump In English, uno scambio di culture – Il playmaker Keron DeShields spiega della sua attitudine a parlare in pubblico e dell’utilità di whatsapp-image-2016-12-15-at-11-28-49tale iniziativa: «Mi piace parlare con le persone in generale, quindi per me è normale esprimermi di fronte agli studenti. Spero che questo progetto aiuti loro a capire me, tanto quanto sta aiutando me a comprendere la cultura di qui. Molti di loro parlano bene inglese, altri fanno fatica, ma io cerco di dare loro fiducia per parlare lo stesso. Gli studenti a volte mi hanno posto domande curiose: come per esempio quanti soldi guadagno facendo il giocatore di pallacanestro oppure più romantiche come sapere se ho una fidanzata. Ritengo che sia davvero un progetto utile per i ragazzi. Allo stesso tempo, penso che in questo modo riusciamo a far conoscere meglio la nostra società e la nostra squadra alla gente di Latina e ripaghiamo la comunità dando agli alunni l’opportunità di mettersi alla prova con la lingua straniera in un contesto simpatico e divertente».

Jonathan Arledge: Jump In English? Un’ottima idea! – Il “lungo” della Benacquista Assicurazioni Latina Basket Jonathan Arledge è entrato nel dettaglio di quanto accade in occasione degli incontri Jump In English e di quanto sia stimolante anche per lui confrontarsi con gli studenti: «Credo che il progetto Jump in English sia un’ottima idea per i bambini, la scuola e il club. Interagire con i bambini è molto bello per noi perché loro possono ascoltare gente che è cresciuta parlando inglese, e noi possiamo imparare un po’ di italiano con loro. All’inizio alcuni bambini sono molto timidi, ma poi iniziano ad aprirsi e a fare tante domande, aiuta molto anche noi a migliorare il nostro modo di parlare al pubblico mantenendo la conversazione interessante anche davanti a centinaia di bambini. In occasione dell’ultimo appuntamento una bambina mi ha chiesto quale fosse stato il più grande ostacolo che avessi dovuto superare nella mia vita, non sapevo come rispondere perché ne ho avuti per tutta la vita e sarei stato lì a parlare con lei per giorni. Un altro alunno mi ha chiesto di Trump, questi ragazzi sono dei degli spiriti liberi, ti chiedono di tutto, ed è una buona cosa. Alcuni studenti parlano inglese, ma sono troppo timidi per parlare una lingua non propria davanti agli altri, altri parlano molto fluentemente e conoscono parole di cui ignoravo l’esistenza (loro imparano l’inglese britannico, quello americano è simile ma differente). Come l’italiano anche l’inglese ha dei dialetti (o degli slang) e a volte quando parlo con degli amici che vengono da un’altra zona dell’ America gli chiedo di rallentare; mia madre per esempio è del Mississipi, e a volte devo chiederle di parlare più lentamente».

Anche in questa occasione, al termine della lunga e piacevole conversazione, i giocatori della Benacquista hanno distribuito foto autografate e hanno scattato foto ricordo con gli studenti molto contenti di poter vivere una così originale esperienza. Il Progetto “Jump In English” prevede altri incontri già programmati nelle prossime settimane in altri plessi di Latina.

E per i più piccoli giochi e mini partite in palestra grazie al Progetto Scuola- Nel corso della stessa giornata il capitano della Latina Basket Lorenzo img_3302Uglietti e il suo compagno di squadra Giovanni Allodi accompagnati dal Responsabile Tecnico del Settore Giovanile, coach Massimiliano Briscese e dal Team Manager Mauro Giancarli hanno fatto visita agli alunni della scuola primaria del plesso Gianni Rodari sempre dell’Istituto Comprensivo Da Vinci – Rodari. Grande l’eccitazione e la meraviglia evidenti negli sguardi e negli atteggiamenti dei piccoli studenti che hanno visto palesarsi tra i loro banchi di scuola i campioni nerazzurri. In un battibaleno sono stati messi negli zaini libri e quaderni, spostati i banchi e pronti per ridere e scherzare con la delegazione nerazzurra, poi tutti in palestra, dove il divertimento è aumentato.

Mini partite, tiri a canestro, giochi di squadra per trascorrere ore serene e liete all’insegna dello sport e della condivisione. Dopo tante risate, numerose domande e moltissimi giochi è calato il sipario su questo nuovo episodio dell’itinerante Progetto Scuola della Benacquista Assicurazioni Latina Basket, che come sempre rivolge il proprio interesse nei confronti di tutti gli studenti invitandoli non soltanto ad assistere alle partite della prima squadra al PalaBianchini, ma anche a provare l’emozione di prendere parte al gioco-sport più bello del mondo: il minibasket.

Donatella Schirra
Ufficio Stampa
Latina Basket