Ciclismo> Giro d’Italia: Lukas Postlberger, storico trionfo austriaco nella Alghero-Olbia

Dalla Sardegna il Giro d’Italia numero 100 si è aperto con il colpo a sorpresa di Lukas Postlberger che ha messo nel sacco i velocisti nell’incredibile finale della frazione inaugurale da Alghero ad Olbia: nessun austriaco aveva mai vinto una tappa o indossato la Maglia Rosa al Giro d’Italia dal 1909 ad oggi!
Alghero ha accolto in grande stile la Grande Partenza con il calore del pubblico sardo a fare da cornice in una tappa caratterizzata dal vento, dai continui saliscendi nel nord dell’isola e da un gran dispendio di energie lungo i 206 chilometri in una giornata che non ha voluto dimenticare alla partenza Michele Scarponi e l’omaggio all’Aquila di Filottrano con tutta l’Astana in prima fila al momento della partenza.
Ad andare in avanscoperta dopo solo 2 chilometri sono stati Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), Marcin Bialoblocki (CCC Sprandi), Pavel Brutt (Gazprom-Rusvelo), Daniel Teklehaimanot (Dimension Data) e Eugert Zhupa (Wilier-Selle Italia) e Mirco Maestri (Bardiani CSF) con quest’ultimo che si è rialzato a un’ottantina di chilometri dall’arrivo.
Davanti i fuggitivi hanno iniziato a spartirsi i gran premi della montagna di Multeddu e Trinità di Agultu (Benedetti) e i traguardi volanti di Santa Teresa di Gallura (Zhupa) e Cannigione (Teklehaimanot) mentre dietro le formazioni degli sprinter più attive come l’Orica Scott, la Lotto Soudal e la Quick Step iniziavano la rimonta sui cinque battistrada.
Le dure rampe di San Pantaleo (gran premio della montagna ad appannaggio di Benedetti), non hanno fatto male ai velocisti rimasti indenni nell’ultima fatica di giornata.
A 4 chilometri dall’arrivo semaforo rosso per i cinque fuggitivi ma nel finale cittadino dentro Olbia, molto tortuoso con curve e rilanci, ci si è messa anche una secca curva a destra con strettoia a provocare una caduta nella pancia del gruppo a 3,5 chilometri dall’arrivo.
Nel lavorare in favore del suo capitano Sam Bennett approfittando di un cavalcavia e di un buco che si è venuto a creare nell’avanguardia del gruppo, Postberger si è ritrovato inaspettatamente al comando e ha dato tutto quel che ha potuto per conquistare il traguardo e indossare il simbolo del primato.
Dietro a vincere la volata della “beffa” l’australiano Caleb Ewan (Orica-Scott), seguito dal tedesco Andre Greipel (Lotto Soudal) con gli italiani Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo), Sacha Modolo (Uae Team Emirates) e Kristian Sbaragli (Dimension Data) a piazzarsi tra la quarta e la sesta posizione.
Con l’assenza di lusso del campione del mondo in carica Peter Sagan, per la Bora-Hansgrohe è stata una giornata da incorniciare con Postlberger che ha fatto incetta delle maglie rosa, bianca e ciclamino in aggiunta a quella azzurra di Benedetti nelle vesti di leader dei gran premi della montagna.

Luca Alò
06/05/2017