AL TEAM ROMANO IL PRESTIGIOSO TROFEO ITALO KUHNE
IL CHALLENGER DEDICATO ALL’INDIMENTICATO GIORNALISTA CAMPANO
Una settimana dopo il trionfo nel “Città di Roma” lo S.C. CZERO6 si aggiudica un’altra prestigiosa manifestazione: il Trofeo Italo Kuhne intitolato al giornalista sportivo, grande appassionato di sci e della montagna, scomparso venti anni fa. Sulle nevi di Roccaraso lo sci club romano è così riuscito a strappare il trofeo dalle mai degli agguerritissimI team campani al termine del circuito di gare Master Mind. Circuito organizzato per la promozione nell’Italia Centrale dell’attività agonistica dello sci alpino delle categorie Master della F.I.S.I. per evitare trasferte estenuanti al nord ai team del centro sud. Sono stati la figlia di Kuhne, Diana e il nipote, Luciano De Caro, a consegnare il Challenger nelle mani di Cerasa & soci. Sul secondo gradino del podio il Sai Napoli, team degli amici dell’indimenticato giornalista, tra i quali Giuseppe Fiordiliso, Gianfredo Puca e Andrea Ballabio. Terzo posto per lo Sci Club Posillipo. E così al club di Fontenuova sono bastati appena tre anni dalla fondazione per aggiudicarsi una delle manifestazioni più importanti del panorama nazionale Master che non era mai uscito dai confini campani. “I nostri ragazzi sono stati semplicemente perfetti. Li ringrazio tutti per aver contribuito a regalarci questa grande soddisfazione” ha commentato Gianni Cerasa del direttivo dello SC CZERO6. Le finali del circuito Master Mind sono state organizzate dallo Sci Club 0.40 e a condurre la premiazione è stato il presidente e giornalista de La 7 Stefano Buccafusca. «Sono trascorsi venti anni dalla scomparsa di papà – ha ricordato la figlia Diana Kuhne – ma noi lo sentiamo sempre vivo sulle sue amate nevi e nel cuore di chi lo ricorda amorevolmente. Vorrei approfittare di questo difficile momento per chi lavora in montagna e la ama per esortare tutti, specialmente i giovani, a non mollare mai e continuare a dare una mano a questo sport soprattutto sostegno a tutti gli operatori del settore che hanno subito gravi perdite».
Ufficio Stampa