Ciclismo> Tadej Pogacar: capolavoro Liegi-Bastogne-Liegi allo sprint

Personalità, qualità e superiorità anche allo sprint: questi i tratti distintivi del capolavoro di Tadej Pogacar in una corsa antica e gloriosa come la Liegi-Bastogne-Liegi. Dopo i Grandi Giri, con il trionfo al Tour de France nel 2020, lo sloveno della UAE Team Emirates ha messo il suo timbro per la prima volta in una Classica Monumento e non poteva che essere la Liegi a consacrare il talento puro di un ragazzo di 22 anni. Nulla hanno potuto il campione del mondo Julian Alaphilippe, David Gaudu, Alejandro Valverde e Micheal Woods, avversari di livello assoluto insieme al fuoriclasse sloveno nelle fasi finali della corsa.

Giunta alla 107°edizione e ribattezzata con l’appellativo di “Doyenne”, la Liegi-Bastogne-Liegi è la decana delle classiche per essere nata ufficialmente prima di tutte a fine Ottocento (1892).

Percorso molto mosso di 259 chilometri con undici cotes, nove delle quali negli ultimi 100 chilometri, in avanscoperta dall’inizio Laurens Huys (Bel, Bingoal Pauwels Sauces WB) Mathijs Paasschens (Bel, Bingoal Pauwels Sauces WB) Loïc Vliegen (Intermarché – Wanty – Gobert) Lorenzo Rota (Intermarché – Wanty – Gobert) Sergei Chernetski (Rus, Gazprom – RusVelo) Tomasz Marczyński (Pol, Lotto Soudal) e Aaron Van Poucke (Bel, Sport Vlaanderen – Baloise).

I sette fuggitivi hanno raggiunto un vantaggio massimo di 10 minuti a 220 chilometri dall’arrivo con la Deceuninck – Quick-Step, la Jumbo-Visma e la UAE Team Emirates che si sono fatti carico dell’inseguimento.

Con Huys e Rota gli ultimi ad arrendersi, la Ineos Grenadiers ha cercato di animare la gara con il britannico Tao Geoghegan Hart che è riuscito a scremare il gruppo dei migliori sulla Redoute e poi l’ecuadoriano Richard Carapaz in azione da solo fino a 14 chilometri dall’arrivo. Riassorbito Carapaz, sulla Côte de la Roche-aux-Faucons hanno avuto via libera Michael Woods (Can, Israel Start-Up Nation), Alejandro Valverde (Spa, Movistar Team), David Gaudu (Fra, Groupama Fdj), Tadej Pogačar (Slo, UAE Team Emirates), Julian Alaphilippe (Fra, Deceuninck-Quick Step).

Nella volata tra i cinque battistrada, lo spagnolo ex campione del mondo 2018 è partito un po’ lungo ma la forza impressa sui pedali da uno scalatore puro come Pogacar è stata davvero eccezionale per rimontare e precedere Alaphilippe, Gaudu, Valverde e Woods, con gli inseguitori a una manciata di secondi regolati in sesta posizione dallo svizzero Marc Hirschi (UAE Team Emirates).

A dimostrazione della forza di questo fuoriclasse, Pogacar ha dettato legge con la lucidità di un veterano: “Amo tantissimo questa corsa ed è incredibile aver centrato questo obiettivo, precedendo corridori di una straordinaria caratura. In volata sono stato dietro ad Alaphilippe ma quando è partito, ho cercato di rimontare. Non ero sicuro di riuscire a superarlo ma, con tenacia e un po’ di fortuna, ce l’ho fatta. Ora mi riposerò, trascorrerò un po’ di tempo con la famiglia e poi riprenderò la preparazione in vista del Tour de France”.

Secondo con l’onore delle armi Alaphlippe che, per il secondo anno di fila, è stato battuto ancora un corridore sloveno (oggi Pogacar, lo scorso anno Primoz Roglic): “Ho fatto una gara molto buona e lo stesso si può dire della squadra che ha fatto un lavoro stratosferico, controllando la situazione dalla partenza fino all’ultima salita. Non ho rimpianti per questo secondo posto. Sono felice lo stesso perché essere sul podio della Liegi-Bastogne-Liegi è sempre un momento speciale. Nel complesso, posso essere soddisfatto della mia campagna delle Ardenne”.

Nel giorno del suo 41°compleanno, chapeau per il quarto posto di Valverde che continua ad essere un esempio di abnegazione e di bravura nel tentativo di vincere la Doyenne per la quinta volta.

Ottime performances del terzo classificato Gaudu (la nuova rivelazione del ciclismo professionistico francese) e del quinto Woods che, al momento decisivo, hanno mostrato di possedere grinta e classe determinanti all’esito della fuga finale.

Sedicesimo e migliore degli italiani Davide Formolo (UAE Team Emirates) che ha dato un contributo importante alla vittoria di Pogacar insieme all’altro compagno di squadra Hirschi.

ORDINE D’ARRIVO 107°LIEGI-BASTOGNE-LIEGI

1° Tadej Pogacar (Slo, UAE Team Emirates) 259 chilometri in 6.39’26” media 38,920 km/h

2° Julian Alaphilippe (Fra, Deceuninck-QuickStep)

3° David Gaudu (Fra, Groupama-FDJ)

4° Alejandro Valverde (Spa, Movistar Team)

5° Michael Woods (Can, Israel Start-up Nation)

6° Marc Hirschi (Svi, UAE Team Emirates) a 7”

7° Tiesj Benoot (Bel),Team DSM)

8° Bauke Mollema (Ola, Trek-Segafredo)

9° Maximilian Schachmann (Ger, Bora-Hansgrohe) a 9”

10° Matej Mohoric (Slo, Bahrain Victorious)

11° Michal Kwiatkowski (Pol, Ineos Grenadiers)

12° Jakob Fuglsang (Dan, Astana-Premier Tech)

13° Primoz Roglic (Slo, Jumbo-Visma)

14° Esteban Chaves Rubio (Col) Team BikeExchange

15° Guillaume Martin (Fra, Cofidis)

16° Davide Formolo (UAE Team Emirates)

17° Jack Haig (Aus, Bahrain Victorious) a 12”

18° Adam Yates (GBr, Ineos Grenadiers) a 37”

19° Michael Matthews (Aus, Team BikeExchange) a 1’21”

20° Patrick Konrad (Aut, Bora-Hansgrohe)

42° Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) a 3’06”

45° Nicola Conci (Trek-Segafredo)

51° Kristian Sbaragli (Alpecin-Fenix)

52° Diego Rosa (Team Arkea-Samsic)

60° Domenico Pozzovivo (Team Qhubeka Assos)

61° Fabio Aru (Team Qhubeka Assos)

97° Simone Velasco (Gazprom-RusVelo) a 7’59”

Credit fotografico Peter De Voecht/PN/BettiniPhoto©2021

Luca Alò
26/04/2021