Ciclismo> Il britannico Simon Yates padrone del Tour of the Alps

Il Tour of the Alps è la palestra ideale e per eccellenza in vista del Giro d’Italia, a poche settimane dallo svolgimento della Corsa Rosa che scatterà da Torino il prossimo 8 maggio.

Tra Tirolo, Alto Adige e Trentino, sono state cinque le tappe con 13.100 metri di dislivello complessivi e 10 gran premi della montagna in palio con la regia organizzativa del GS Alto Garda in collaborazione con i tre enti territoriali (Tirol Werbung, IDM Südtirol e Trentino Marketing).

Lo spessore qualitativo degli atleti presenti (Simon Yates, Nairo Quintana, Chris Froome, Romain Bardet, Alexander Vlasov, Jai Hindley, Pello Bilbao, Ivan Ramiro Sosa, Thibaut Pinot e il vincitore uscente Pavel Sivakov solo per citarne alcuni, assenti giustificati Egan Bernal e Vincenzo Nibali) ha ancora una volta entusiasmato gli organizzatori, offrendo una gara a tappe di alto livello e all’altezza del nome che porta.

Un anno dopo lo stop a causa della pandemia, il Tour of the Alps ha riproposto la sua formula spettacolare fatta di tappe brevi e frizzanti, vero e proprio tratto distintivo della corsa euro-regionale che ha consacrato come vincitore finale il britannico Simon Yates (Team BikeExchange), presentatosi al via con la miglior condizione di forma per aggiudicarsi questa breve corsa a tappe di cinque giorni, lanciando un evidente segnale per concorrere alla conquista del prossimo Giro d’Italia che gli è sfuggito di mano per ben due volte.

PRIMA TAPPA BRESSANONE-INNSBRUCK

Successo di spessore confezionato da Gianni Moscon (Ineos Grenadiers) nella prima tappa del Tour of the Alps 2021 (Bressanone a Innsbruck – 143,8 km) davanti al norvegese Idar Andersen (Uno-X). La fuga di giornata è stata promossa nelle fasi iniziali da Alessandro De Marchi (Israel Start-Up Nation), Márton Dina (Hun, Eolo-Kometa) e Felix Engelhardt (Ger, Tirol-KTM). Negli ultimi 15 chilometri è stata la volta, ma senza fortuna, per il quartetto Pello Bilbao (Bahrain-Victorious), Santiago Umba (Col, Androni Sidermec), Mattias Skjelmose Jensen (Dan, Trek-Segafredo) e Daniel Savini (Bardiani CSF Faizanè). Moscon ha atteso il momento giusto per scattare e provare a sorprendere il gruppo quando mancavano 3 chilometri al traguardo. Raggiunto da Andersen all’ultimo chilometro, il norvegese è rimasto in compagnia di Moscon fino a 100 metri dal traguardo dove il trentino ha avuto gioco facile nella mini volata a due e con il gruppo regolato in terza posizione dal bielorusso Aleksandr Riabushenko (UAE Team Emirates) davanti a Fabio Felline (Astana-PremierTech) e Nicholas Schulz (Team BikeExchange). “È stato sicuramente il miglior modo per tornare in gara,” ha commentato Moscon, professionista dal 2016 con nove vittorie – “un’emozione indescrivibile tornare vincere dopo tanto tempo, per di più qui ad Innsbruck. Penso mi abbia aiutato conoscere le strade, ma come sempre a fare la differenza sono state le gambe. Non mi aspettavo di riuscire a vincere alla prima gara, ma questa è la dimostrazione che se ci credi veramente è possibile raggiungere risultati importanti.

SECONDA TAPPA INNSBRUCK – FEICHTEN IM KAUNERTAL

Simon Yates (Team BikeExchange) è stato il primo in assoluto tra i big presenti al Tour of the Alps 2021 a scuotere la classifica generale e lo ha fatto andando a cogliere in solitudine la vittoria nella seconda tappa da Innsbruck a Feichten Im Kaunertal di 121,5 chilometri.

Esaurita la fuga giornaliera di Reuben Thompson (NZl, Groupama-FDJ), Janse Van Rensburg (SAf, Team Qhubeka-Assos), Mathias Vacek (Cze, Gazprom-Rusvelo), Davide Bais (Eolo-Kometa), Morten Hulgaard (Nor, Uno-X Pro Cycling) e Felix Engelhardt (Ger, Tirol KTM Cycling Team), emozioni a raffica all’ultimo gran premio della montagna di giornata a Piller Sattel dove Yates è riuscito a scrollarsi di dosso uno ad uno il russo Pavel Sivakov (Team Ineos Grenadiers) , il colombiano Nairo Quintana del Team Arkea Samsic (il primo in assoluto a rompere gli indugi su questa ascesa) e il britannico Hugh Mc Carthy (EF Education Nippo).

Scatenato in salita, lucido e perfetto in discesa, Yates ha fatto una sorta di cronometro individuale per suggellare il successo di tappa, conquistare la leadership e mettere un mattone importante per la conquista della classifica generale finale.

Alle spalle di Yates, non ce l’hanno fatta a trovare un accordo e a chiudere il gap su Yates gli inseguitori Sikakov (secondo a 40” da solo), Daniel Martin (Irl, Isreal StartUp), Alexsander Vlasov (Rus, Astana Premier Tech) e l’ecuadoriano Jeferson Cepeda dell’Androni Sidermec (dal terzo al quinto posto), sesta e settima piazza per l’australiano Jai Hindley e Mc Carthy.

Erano tra i più attesi di giornata ma al traguardo Romain Bardet (Fra, Team DSM) e Quintana hanno corso sottotono, pagando all’arrivo un gap di 1’42” da Yates, così come il francese Thibaut Pinot della Groupama Fdj (12 minuti) britannico Chris Froome della Israel Start-Up Nation (a 14 minuti), ancora lontani dalla miglior condizione.

“Era una tappa su misura delle mie caratteristiche, ovver breve, veloce ed esplosiva. Ecco perché sono così contento di essere venuto qui al Tour of the Alps” – ha raccontato Yates, re della Vuelta di Spagna nel 2018 -. E’ il tipo di corsa che mi piace, quello in cui mi esprimo meglio ma soprattutto il miglior banco di prova verso il Giro d’Italia”.

TERZA TAPPA IMST – NATURNO

Il Tour of the Alps è tornato in Italia dall’Austria con la terza frazione che si è svolta da Imst a Naturno per complessivi 162 chilometri con il secondo trionfo personale nella corsa a tappe dell’Euregio per Gianni Moscon (Ineos Grenadiers).

Semaforo verde per una fuga in porto al traguardo e così è stato al chilometro 60 su iniziativa di Moscon, Matteo Fabbro (Bora Hansgrohe), Felix Großschartner (Aut, Bora Hansgrohe), Hermann Pernsteiner (Aut, Bahrain-Victorious), François Bidard (Fra, Ag2r-Citroen), Tejay Van Garderen (USA, EF Education Nippo), Luis Leon Sanchez (Spa, Astana Premier Tech), Alessandro De Marchi (Israel Start-Up Nation), Michael Storer (Aus, Team DSM) e Antonio Nibali (Trek-Segafredo).

Grazie all’affondo di Moscon sul gran premio della montagna di Talles, a 19 chilometri dall’arrivo, il trentino della Ineos ha trascinato dietro Fabbro, Großschartner e Storer. Dal gruppo del capoclassifica Yates, formidabile contrattacco solitario portato a termine dallo spagnolo Pello Bilbao (Bahrain Victorius) che ha recuperato avanti a sè Sanchez, Nibali, De Marchi, impegnati nell’acciorciare il gap sui quattro battistrada.

Rimescolamento avvenuto tra i quattro al comando e gli inseguitori nel momento in cui è iniziata la lunghissima volata verso il trionfo per Moscon, gomito a gomito con il secondo classificato Großschartner, terzo Storer e quattro Fabbro, a seguire De Marchi (quinto), Nibali (sesto) e Bilbao (settimo).

Per Moscon la sesta vittoria in Italia su dieci corse da quando è professionista dal 2016: “Lunedì a Innsbruck ho rotto il ghiaccio, ora ho ritrovato fiducia e il feeling con la vittoria. La tappa che si prestava molto alle fughe da lontano, con un profilo altimetrico impegnativo. Nei chilometri finali ci siamo trovati in quattro lì davanti e abbiamo spinto fino al traguardo, è andata bene”.

Da registrare il ritiro del Team Uno-X a causa del risultato positivo di un tampone Covid ad un membro della squadra che aveva accusato sintomi influenzali. Per senso di responsabilità e per salvaguardare la salute di tutti, la squadra ha autonomamente scelto di abbandonare la corsa, mettendosi sotto isolamento. Successivamente, nuovi test molecolari all’intera squadra norvegese hanno riportato tutti esito negativo, incluso quello del membro inizialmente positivo.

QUARTA TAPPA NATURNO-VALLE DI CHIESE/PIEVE DI BONO

Combattuta e carica di agonismo la quarta tappa di 168,6 chilometri da Naturno a Valle del Chiese/Pieve di Bono che ha accompagnato al successo Pello Bilbao della Bahrain Victorius.

Sul Passo Castrin, vetta più alta dell’edizione 2021 del TOTA a quota 1706 metri di altitudine, è partita la fuga buona con Attila Valter (Hun, Groupama-FDJ), Amanuel Ghebreigzabhier (Eri, Trek Segafredo), Luis Leon Sanchez (Astana Premier Tech), Felix Großschartner (Aut, Bora Hansgrohe), Chris Froome (GBr, Israel Start-Up Nation), Hermann Pernsteiner (Aut, Bahrain-Victorious), Nicolas Prodhomme (Fra, Ag2r-Citroen), Nicolas Roche (Irl, Team DSM) e Marton Dina (Hun, Eolo-Kometa).

Ai piedi della salita conclusiva di Boniprati è esplosa la corsa dei big che ha proiettato al comando Pello Bilbao, il capoclassifica Simon Yates e Vlasov che si sono classificati al traguardo in quest’ordine. Alle spalle dei tre un primo gruppetto di inseguitori a circa 1 minuto con il quarto posto di Nairo Quintana (Col, Team Arkea Samsic) e il quinto della maglia bianca di miglior giovane Jeferson Cepeda (Ecu, Androni Sidermec).

Per lo spagnolo professionista dal 2011 (con all’attivo tre tappe al Giro d’Italia) si è trattato del secondo successo in carriera al Tour of the Alps, dopo quello colto a Folgaria nel 2018: “Volevo un successo di tappa, sapevo di avere un’opportunità importante e sono riuscito a sfruttarla. Credo che tantissimi di noi avrebbero voluto vincere per dedicare un successo a Michele Scarponi nel giorno del quarto anniversario della sua scomparsa. Martedì ero deluso dopo la tappa di Feichten, ma ieri ho recuperato parecchio e sono secondo in classifica. Sarà difficile cambiare la classifica, ma di certo voglio difendere il mio posto sul podio a Riva del Garda”.

QUINTA TAPPA VALLE DEL CHIESE/IDROLAND – RIVA DEL GARDA

Ultima fatica del Tour of The Alps 2021 da Valle a Riva del Garda col segno positivo per l’austriaco Felix Großschartner (Bora Hansgrohe) nella quinta tappa dove prima di alzare le braccia in segno di vittoria si è messo in evidenza nelle fasi iniziali di corsa con altri quindici uomini: Matteo Fabbro (Bora Hansgrohe), Tejay Van Garderen (USA, EF Education Nippo), Tony Gallopin (Fra, Ag2r-Citroen), François Bidard (Fra, Ag2r-Citroen), Michael Storer (Aus, Team DSM), Nicolas Roche (Irl, Team DSM), Thibaut Pinot (Fra, Groupama-FDJ), Vadim Pronskiy (Kaz, Astana-PremierTech), Alessandro De Marchi, Daniel Martin (Irl, Israel Start-Up Nation), Hermann Pernsteiner (Aut, Bahrain-Victorious), Julen Amezqueta (Spa, Caja Rural-Seguros RGA), Ivan Ramiro Sosa (Col, Ineos Grenadiers), Georg Steinhauser (Ger, Tirol-KTM) e Callum Scotson (Aus, Team BikeExchange). La fuga dei sedici ha avuto un vantaggio massimo di 2’50” ma nei due giri conclusivi di 22 chilometri cadauno attorno Riva del Garda, lo scenario di corsa è cambiato con la continuazione della fuga ad opera di Pinot, De Marchi, Amezqueta, Steinhauser, Roche, Großschartner e Storer. All’ultimo passaggio sul gran premio della montagna del Lago di Tenno altra scrematura tra gli attaccanti dove Großschartner ha avuto le gambe per fare la differenza ed aggiudicarsi la tappa davanti agli ex fuggitivi Roche e De Marchi (a 34 secondi), quarto Moscon a 40 secondi in un gruppetto con il capoclassifica Yates (12°).

“In questi giorni mi ero già messo in evidenza, ma le gambe non giravano così bene come oggi: è una vittoria che conta, ottenuta davanti a nomi prestigiosi. Voglio dedicarla a mio zio, scomparso l’anno scorso. Era il mio più grande tifoso e so che lo avrei reso felice. Il Tour of the Alps per noi austriaci rappresenta una grande opportunità di correre ai massimi livelli sulle strade di casa, qualcosa che non ci capita così spesso. È bello poter vivere una delle più importanti corse di una settimana davanti ai propri tifosi” ha detto Großschartner, alla quarta vittoria in carriera tra i professionisti.

“Sono felicissimo di questo risultato e della performance mia e della squadra. In questa gara non c’è mai una giornata facile, ma oggi abbiamo dovuto soprattutto conservare la conservazione alta ed evitare possibili inconvenienti. Il Tour of the Alps ha confermato il buon lavoro svolto in ottica Giro” ha dichiarato Yates, alla seconda vittoria stagionale e ora motivato a recitare un ruolo di sicuro protagonista alla Corsa Rosa.

CLASSIFICA GENERALE FINALE

1° Simon Yates (GBr, Team BikeExchange) 18.36’06”

2° Pello Bilbao Lopez De Armentia (Spa, Bahrain Victorious) a 58”

3° Aleksandr Vlasov (Rus, Astana-Premier Tech) a 1’06”

4° Jefferson Cepeda (Ecu, Androni Sidermec) a 2’25”

5° Hugh Carthy (GBr, EF Education-Nippo) a 2’37”

6° Pavel Sivakov (Rus, Ineos Grenadiers) a 2’44”

7° Nairo Quintana (Col, Team Arkea-Samsic) a 2’54”

8° Ruben Guerreiro (Por, EF Education-Nippo) a 3’12”

9° Romain Bardet (Fra, Team DSM)

10° Nicholas Schultz (Aus, Team BikeExchange) a 3’36”

11° Geoffrey Bouchard (Fra, AG2R Citroën Team) a 3’53”

12° Matteo Fabbro (Bora-Hansgrohe) a 3’59”

13° Daniel Martinez Poveda (Col, Ineos Grenadiers) a 4’21”

14° Alejandro Osorio Carvajal (Col, Caja Rural-Seguros RGA) a 4’25”

15° Daniel Martin (Irl, Israel Start-up Nation) a 4’35”

16° Domenico Pozzovivo (Team Qhubeka Assos) a 5’01”

21° Giovanni Carboni (Bardiani CSF Faizanè) a 9’48”

23° Gianni Moscon (Ineos Grenadiers) a 10’07”

24° Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo) a 10’17”

26° Antonio Nibali (Trek-Segafredo) a 11’20”

93° Chris Froome (GBr, Israel Start-up Nation) a 51’09”

CLASSIFICA GRAN PREMIO DELLA MONTAGNA

1° Alessandro De Marchi (Israel Start-up Nation) 25 punti

2° Márton Dina (Hun, Eolo-Kometa Cycling Team) 16

3° Simon Yates (GBr, Team BikeExchange) 14

4° Reuben Thompson (NZl, Groupama-FDJ ) 10

5° Thibaut Pinot (Fra, Groupama-FDJ) 10

CLASSIFICA GIOVANI

1° Jefferson Cepeda (Ecu, Androni Sidermec) 18.38’31”

2° Alejandro Osorio Carvajal (Col, Caja Rural-Seguros RGA) a 2’00”

3° Florian Lipowitz (Ger, Tirol KTM Cycling Team) a 4’03”

4° Erik Fetter (Hun, Eolo-Kometa Cycling Team) a 8’03”

5° Attila Valter (Hun, Groupama-FDJ) a 9’13”

CLASSIFICA A SQUADRE

1° Ineos Grenadiers 56.01’17”

2° Team DSM a 1’49”

3° Astana-Premier Tech a 7’26”

4° AG2R Citroën Team a 9’18”

5° Team BikeExchange a 9’21”

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Luca Alò
25/04/2021