Calcio> Vis Aurelia, il ds Fabio Del Monte “Ripartenza? Io speriamo che me la cavo”

Il dirigente biancazzurro esprime le sue perplessità sulle modalità della ripresa dei campionati
A piccoli passi si sta tornando alla normalità, o presunta tale, nella vita di tutti i giorni e nel calcio. I campionati dilettantistici inizieranno in questo fine settimana a mettere in ordine le cose con le gare di recupero, poi nel mese di febbraio l’attività riprenderà seguendo un nuovo calendario. La Vis Aurelia è pronta per tornare a giocarsi le sue carte, ma secondo il direttore sportivo biancazzurro Fabio Del Monte ci sono alcuni aspetti da migliorare, o meglio, il protocollo Return to play non lo sodddisfa “Il problema principale di questo protocollo è che non è stato scritto da chi pratica sport, o da chi vive nella nostre condizioni. E poi, credo, che sia più adatto a forme di sport individuale e non di squadra. Noi, ma come penso molte altre realtà, abbiamo grossi problemi nell’organizzazione degli allenamenti, sia numerici che nel lavoro. Diverse nostre squadre si allenano con un numero davvero esiguo di ragazzi e in questo modo non è possibile fare calcio. Come possiamo preparare gare con 7-8, massimo 10 elementi? Ogni giorno, di fatto, i genitori ci contattano per riferirci di nuove positività o di ragazzi in quarantena fiduciaria e che non sanno come comportarsi con i figli. Purtroppo questo protocollo prevede dei tempi lunghissimi per ritornare a fare sport e poi, di conseguenza, nel giocare partite e, anche quando un ragazzo ha passato tutti gli step per tornare quantomeno ad allenarsi, avrà bisogno di altro tempo per riprendere una forma tale da permettergli di giocare al meglio una partita. Con alcuni gruppi ci troviamo ai primi posti delle varie categorie e con questo protocollo, che io trovo assurdo nelle tempistiche, non avremo la possibilità di giocarci al meglio le nostre carte. Noi come altri. Non accuso ovviamente la federazione, perché le regole non le hanno fatto la LND o il CR Lazio, ma per quello che riguarda questa ripartenza il commento finale che mi viene da fare è riprendere il titolo di un film “Io, speriamo che me la cavo”.

Ufficio Stampa